Un continente sott’acqua. Le alluvioni in Europa nel 2024

Da secoli, l’Europa gode di una “posizione privilegiata” rispetto a eventi atmosferici che hanno colpito e colpiscono con maggiore violenza gli altri continenti. Sia sufficiente ricordare le alluvioni che hanno colpito la Nigeria, ma anche Camerun, Ciad, Guinea, Mali, Niger lo scorso settembre coni 500.000 persone sfollate, oltre 300.000 case distrutte e almeno 1.000 vittime. Oppure, le piogge che in Pakistan hanno causato la morte di almeno 140 persone lo scorso aprile, dopo che nel 2022 inondazioni devastanti avevano interessato quasi un terzo del territorio e colpito oltre trenta milioni di persone, causando più di 1.700 morti.
Quanto accaduto a Valencia a fine ottobre, però, è solo l’ultimo e più violento esempio di quel che l’Europa si sta trovando ad affrontare negli ultimi tempi. Per comprendere al meglio la situazione, può essere utile ricordare quanto avvenuto nell’ultimo anno. Di seguito, quindi, abbiamo riepilogato le principali alluvioni registrate in Europa nel 2024.
La fonte è il bollettino bimestrale dell’European Flood Awareness System una fonte non esaustiva, ma che fornisce i dettagli delle principali inondazioni  che hanno  colpito il Vecchio Continente. L’ultima edizione è quella di agosto e settembre 2024.

Le principali alluvioni in Europa del 2024

Primi giorni di gennaio 2024

Germania
Piogge intense e prolungate cadute negli ultimi giorni del 2023 hanno causano l’innalzamento dei fiumi in diversi Land tedeschi, in particolare in Bassa Sassonia, Sassonia-Anhalt, Turingia e Renania Settentrionale-Vestfalia. L’allerta per il livello dei corsi d’acqua si è prolungata fino ai primi giorni del 2024. Migliaia di agenti di polizia, vigili del fuoco, protezione civile, militari e volontari sono stati schierati per pompare l’acqua ed erigere barriere temporanee contro le inondazioni. Sono stati emessi ordini di evacuazione per i residenti della città di Windehausen in Turingia e a Lilienthal, Bassa Sassonia. Lo straripamento del fiume Meiße ha causato l’evacuazione dello zoo del Serengeti Park a Hodenhagen. Nel distretto di Mansfeld-Südharz linee ferroviarie e ponti sono stati chiusi. Il distretto ha dichiarato lo stato di calamità il 30 dicembre 2023 e in seguito è intervenuto l’esercito. La Germania ha richiesto assistenza tramite il meccanismo di protezione civile dell’UE che ha rapidamente attivato  il supporto di emergenza.

Gran Bretagna
La tempesta Henk ha portato forti piogge anche in ampie zone di Inghilterra e Galles durante i primi giorni di gennaio 2024. Centinaia di persone sono state evacuate da un campeggio a Great Billing, Northampton, a seguito dell’innalzamento del fiume Nene. Alcune zone della città di Worcester sono state allagate e alcune case sono state evacuate. Al 9 gennaio, l’Environment Agency ha segnalato 2.200 proprietà danneggiate dalle inondazioni in tutta l’Inghilterra.

Francia 
Ampie aree del dipartimento del Pas-de-Calais nel nord della Francia sono state allagate all’inizio di gennaio 2024. Molte delle aree colpite avevano già subito gravi inondazioni nelle prime 2 settimane di novembre 2023, quando quasi 1.500 persone erano state evacuate e i vigili del fuoco hanno effettuato oltre 2.300 interventi.

Febbraio

Spagna
Le forti piogge del 26 e 27 febbraio 2024 hanno provocato inondazioni in diverse regioni della Spagna settentrionale. Anche i forti venti e le forti nevicate alle altitudini più elevate hanno spinto  ad attivare i servizi di emergenza Secondo i dati dell’Agenzia meteorologica spagnola AEMET, in un periodo di 24 ore ad Azpeitia nella Comunità autonoma basca sono caduti 126,8 mm di pioggia in tre giorni, nella regione di Navarra 181 mm in 24 ore. I fiumi hanno rotto gli argini in più punti nella regione di Navarra.

Marzo

Francia
A partire dall’8 marzo, la tempesta Monica ha spazzato il paese portando piogge molto intense. Alcune aree del sud hanno registrato più di 300 mm di pioggia in 48 ore, innescando gravi inondazioni in particolare nei dipartimenti di Gard, Ardèche, Var, Aveyron e Hérault. Nel dipartimento del Gard, sei persone sono state dichiarate disperse (in seguito ritrovate senza vita) dopo essere state travolte dalle inondazioni in diversi incidenti a Gagnières, Dions e Goudargues.
A fine marzo, le forti piogge hanno causato lo straripamento dei fiumi nei dipartimenti della Francia centro-occidentale, in particolare nei dipartimenti di Indre-et-Loire, Vienne, Haute-Vienne e Indre. Il fiume Gartempe ha allagato aree tra cui Montmorillon e Saint-Savin, mentre la Creuse ingrossata ha causato problemi a Buxeuil, La RochePosay e Descartes. In totale, il dipartimento di Vienne ha segnalato 283 edifici danneggiati e circa 150 persone evacuate, altre 150 persone sono state evacuate nel dipartimento di Indreet-Loire, 43 nell’Alta Vienne e circa 50 nell’Indre.

Aprile

Spagna
Diverse province dell’Andalusia, in Spagna, hanno dovuto affrontare inondazioni improvvise e frane. Tempeste con forti piogge hanno colpito la regione a partire dal 20 aprile 2024. Tratti della strada A-92 sono stati allagati in aree vicine a Cijuela. Una persona è morta quando un veicolo si è ribaltato sulla strada allagata. A Valderrubio una frana ha bloccato una strada e decine di case sono state allagate a Láchar. Alcune comunità sono rimaste isolate per un breve periodo dopo che inondazioni e frane hanno spazzato via alcune strade,

Maggio

Una serie di tempeste con forti piogge ha causato molteplici eventi di inondazione in tutta l’Europa occidentale. Di particolare rilevanza sono state le tempeste dal 16 al 18 maggio che hanno causato inondazioni nella Francia orientale, nella Germania occidentale, in Belgio e nei Paesi Bassi.

Francia.
I vigili del fuoco nel dipartimento francese della Mosella hanno effettuato più di 500 interventi, in particolare a Bouzonville, Boulay, Saint-Avold e Bambiderstroff. I media locali hanno riferito che circa 150 persone sono state sfollate dalle loro case. Anche le comunità di FreymingMerlebach e Sarreguemines sono state gravemente colpite.

Immagine da Bollettino Efas

Germania
Il maltempo ha colpito alcune zone della Germania a partire dal 16 maggio 2024. Inondazioni improvvise si sono verificate in Baviera, costringendo a diversi salvataggi di emergenza nella città di Norimberga. Il servizio meteorologico tedesco (DWD) ha registrato oltre 100 mm di pioggia in 24 ore in aree del Saarland. I fiumi della regione, tra cui il Blies e il Saar, hanno rapidamente raggiunto livelli di pericolo. Centinaia di evacuazioni sono state effettuate in diverse località del Saarland e del vicino stato della Renania-Palatinato, tra cui Schoden an der Saar, Trittenheim e Saarburg.

In Belgio, il maltempo e le forti piogge hanno colpito le province di Limburgo, Liegi e Hainaut il 17 maggio. Diversi fiumi nel bacino della Mosa hanno rotto gli argini, tra cui il Berwinne e il Voer. I funzionari del comune di Voeren, nella provincia del Limburgo, hanno affermato di aver dovuto affrontare le peggiori inondazioni nella storia del comune.

Giugno

Germania
A giugno 2024, la Germania meridionale ha dovuto affrontare inondazioni che hanno colpito principalmente gli stati del Baden-Württemberg e della Baviera. Piogge persistenti e intense hanno portato allo straripamento dei fiumi e al cedimento di diverse dighe. Il disastro ha provocato migliaia di evacuazioni, causato almeno sei vittime e ingenti danni materiali. La pioggia ha causato significativi innalzamenti dei livelli di diversi fiumi tra cui Danubio, Neckar, Isar, Fils, Weilach, Ilm, Paar, Schmutter, Roth, Inn e Leibi. La rottura di una diga lungo il fiume Schmutter ha allagato ampie aree della comunità di Nordendorf nel distretto di Augusta, in Baviera. Nel frattempo, due dighe sul fiume Paar si sono rotte il 2 giugno, allagando aree vicine al fiume nel comune di Baar-Ebenhausen, distretto di Pfaffenhofen, Baviera
Decine di città e villaggi sono stati evacuati in tutta la Baviera. Il governo statale ha riferito che durante l’alluvione, oltre 6.600 persone hanno evacuato le loro case. Almeno quattro persone hanno perso la vita nelle inondazioni in Baviera, tra cui due vigili del fuoco. Sono state segnalate vittime anche a Pfaffenhofen an der Ilm, Offingen, Schrobenhausen e Markt Rettenbach.

Luglio

Slovacchia e Polonia
Una serie di tempeste ha causato inondazioni improvvise e frane nella Slovacchia settentrionale e in Polonia meridionale, in particolare nelle aree dei Monti Tatra, dove 2 persone hanno perso la vita. Condizioni meteorologiche più gravi hanno colpito nei giorni successivi, in particolare nella regione nord-orientale di Prešov l’11 luglio, dove forti piogge hanno innescato frane e inondazioni nella valle di Monkova nei Monti Tatra. Una frana ha colpito un rifugio turistico su un sentiero escursionistico, intrappolando 16 persone all’interno. La polizia e le autorità locali del vicino villaggio di Ždiar nel distretto di Poprad hanno riferito che 2 persone sono morte e 4 sono rimaste ferite nell’incidente. Nella zona è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Agosto

Romania
A partire dal 30 agosto 2024 forti precipitazioni hanno causato gravi inondazioni in aree delle contee di Tulcea e Constanţa in Romania, comprese le zone turistiche lungo la costa del Mar Nero. Il Ministero degli Interni ha riferito che circa 250 edifici sono stati danneggiati in 25 località nelle contee di Constanța e Tulcea. I media locali hanno riferito che 17 edifici alberghieri sono stati danneggiati nelle aree turistiche. Almeno 67 persone hanno dovuto essere salvate dalle acque alluvionali nelle località di Amzacea, Comana, Costinești,Giove, Mangalia, Olimp, Techirghiol e Tuzla. Nella città di Mangalia sono stati registrati 234,7 mm di pioggia in 24 ore il 31 agosto, con 76 mm caduti in una sola 1 ora.

Settembre

La tempesta Boris ha causato vaste inondazioni in Europa orientale e centrale Forti piogge hanno provocato gravi inondazioni in Austria, Repubblica Ceca, Polonia meridionale e Romania orientale. Anche ampie aree d’Italia, Slovenia e Croazia sono state colpite dalla tempesta.Lo straripamento del Danubio ha causato inondazioni in Slovacchia e Ungheria. Il bilancio delle alluvioni di settembre è di 27 vittime.

Austria
Circa 1.751 famiglie hanno dovuto evacuare le proprie case. Le squadre di emergenza hanno salvato centinaia di persone intrappolate nelle acque alluvionali. Cinque persone, tra cui un vigile del fuoco, hanno perso la vita nelle inondazioni nella Bassa Austria.

La Polonia sudoccidentale è stata pesantemente colpita dalla tempesta Boris, con piogge abbondanti segnalate a partire dal 13 settembre. L’Istituto polacco di meteorologia e gestione delle acque (IMGW) ha riferito che, nelle 24 ore precedenti il ​​14 settembre, sono stati registrati 158,2 mm di pioggia alla stazione di Głuchołazy e 161,5 mm a Jarnołtówek. Nelle successive 24 ore Międzylesie ha registrato 163,6 mm, mentre Śnieżnik ha registrato 215,7 mm. Diversi fiumi hanno rotto gli argini, tra cui l’Odra, il Wilczka, il Nysa Klodzko, il Kwisa, il Biała e il Bóbr. Le inondazioni hanno causato gravi danni, tra gli altri, nelle zone di Jelenia Góra, Kłodzko e Lewin Brzeski. Il 16 settembre sono stati segnalati incidenti mortali nelle contee di Kłodzko e Nysa e nella città di Bielsko-Biala  Il primo ministro Donald Tusk ha dichiarato lo stato di calamità naturale per le aree colpite di Slesia, Bassa Slesia e Opole.
Il 21 settembre l’Ufficio del Primo Ministro ha riferito che un totale di 749 villaggi, paesi e città erano colpiti dallo stato di calamità naturale. Ben 57.000 persone sono state direttamente colpite dalle inondazioni, con oltre 6.544 persone evacuate. I dati preliminari mostrano che sono stati danneggiati 11.502 edifici residenziali e 724 edifici pubblici. Nove persone hanno perso la vita nelle inondazioni.

Repubblica Ceca
A partire dal 13 settembre le inondazioni hanno colpito soprattutto le regioni settentrionali di Olomouc e Moravia-Slesia, ma si sono poi diffuse in altre parti del paese. L’Istituto Idrometeorologico Ceco (CHMU) ha segnalato 203,4 mm di pioggia in 24 ore il 14 settembre. A Jesenik nella regione di Olomouc. A partire dal 15 settembre, il CHMU ha segnalato inondazioni lungo diversi fiumi, tra cui Odra, Olše, Opava, Bělá, Smědá e Morava.
10.500 persone hanno dovuto evacuare le proprie case e lla polizia ha denunciato la scomparsa di almeno 8 persone. Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze (ERCC) della DG-ECHO ha segnalato un totale di 19.173 persone evacuate e più di 350.000 colpite dalla tempesta Boris.

I servizi dii emergenza in Romania hanno segnalato vittime ed evacuazioni a seguito di gravi inondazioni nelle contee orientali di Iași, Vaslui, Bacău e Galati. Le piogge hanno causato lo straripamento dei fiumi Siret e Prut, sommergendo i collegamenti di trasporto e isolando numerosi villaggi. Il Ministero degli Affari Interni ha riferito che 5.890 famiglie sono state colpite, 303 persone sono state evacuate. Nei giorni successivi al disastro sono state confermate 7 vittime.

Italia
La tempesta Boris che ha colpito l’Europa ha raggiunto anche il nord Italia. Alcune città dell’Emilia Romagna sono state colpite da gravi allagamenti che hanno costretto circa 1.500 persone a evacuare le loro case. Due persone risultano disperse nella zona di Bagnacavallo.

Ottobre
Il bollettino Efas relativo al mese di ottobre uscirà a fine novembre. Le notizie che riguardano il mese di ottobre sono tratte dai media,

Francia
Forti piogge hanno causato quella che è stata definita la peggiore alluvione degli ultimi 40 anni. in 48 ore sono caduti fino a 700 millimetri di pioggia nelle regioni meridionali di Ardèche e Lozère.

Italia
Nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 ottobre diversi nubifragi hanno colpito l’Emilia Romagna, in particolare la provincia di Bologna, dove punte fino a 175 millimetri sono piovuti nell’arco di poche ore. Le precipitazioni hanno fatto straripare numerosi fiumi e torrenti provocando ingenti danni e una vittima. Nella sola provincia di Bologna sono state evacuate 3500 persone e il maltempo ha privato della corrente elettrica almeno 15.000 edifici.

Spagna
Il 29 ottobre piogge torrenziali causate da una dana hanno colpito e devastato alcune zone della Spagna. Soprattutto la Comunità Valenciana, anche la Castiglia-La Mancia e l’Andalusia. Le alluvioni hanno causato almeno 155 morti, il bilancio, purtroppo, è ancora provvisorio mentre gli ingentissimi danni materiali sono ancora tutti da valutare.

Ma.bo

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