Alto Adige, acqua dei laghi «eccellente». E il monitoraggio è online
Con l’arrivo della bella stagione e del caldo, i laghi altoatesini sono tra le mete più gettonate di residenti e turisti. Tutti gli 8 laghi balneabili sono classificati di qualità eccellente anche per la stagione balneare 2018 a fronte degli esiti dei campionamenti eseguiti dal laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’ambiente. «Per tutti i laghi destinati alla balneazione possiamo certificare nuovamente l’eccellente livello qualitativo sia dal punto di vista ecologico che igienico», afferma Alberta Stenico, direttrice del Laboratorio biologico. Si può fare dunque tranquillamente il bagno nel lago grande di Monticolo, nel lago piccolo di Monticolo, nel lago di Caldaro, nel lago di Fiè, nel lago di Costalovara, nel lago di Tret e nel lago di Favogna. Unica eccezione è il lago di Varna per il quale vige il divieto di balneazione fino all’8 luglio per operazioni di recupero di materiale bellico; nulla da eccepire, però, per la qualità delle sue acque.
L’attività di monitoraggio e sorveglianza delle acque di balneazione degli laghi altoatesini, come ogni anno, è iniziata in aprile per proseguire sino alla fine di settembre. Su questi laghi ogni mese i tecnici del laboratorio biologico provinciale effettuano test e prove legati alla qualità dell’acqua. Gli indicatori relativi all’igiene, sulla base delle quattro stagioni balneari precedenti, consentono una classificazione in 4 classi di qualità. Il monitoraggio delle acque è stato reso obbligatorio da una legge nazionale del 2008 che ha recepito una direttiva europea. Gli esiti sono online e possono essere visionati in ogni momento. Per mantenere un’eccellente qualità delle acque di balneazione sono eseguiti diversi interventi. In alcuni specchi lacustri sono tagliate e asportate le piante che crescono nell’acqua (macrofite), con l’ausilio di una barca attrezzata con falciatrice. Ai laghi di Caldaro e Costalovara questo lavoro viene eseguito più volte durante la stagione balneabile.
Al lago di Caldaro, oltre alle analisi, il Laboratorio biologico controlla anche lo sviluppo della pianta infestante najas (Nixkraut) che nel 2015 e in passato si era diffusa in modo esteso. Al momento è tutto sotto controllo. Come negli ultimi due anni lo sviluppo della pianta risulta normale, lo certificano i controlli settimanali eseguiti dai collaboratori del Laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’ambiente. «Mostra esiti positivi il pacchetto di misure contenute nel piano strategico elaborato dall’APPA in collaborazione con il Comune di Caldaro», afferma la direttrice Stenico. Il piano contiene vari misure per garantire uno sviluppo sostenibile del lago al fine di contrastare gli effetti del cambiamento climatico e favorire l’equilibrio ecologico.