Alto Adige, crescono gli occupati ma vengono da fuori
Notizie molto positive dal mercato del lavoro provinciale. Le hanno riassunte l’assessore competente, Philipp Achammer, e il direttore della Ripartizione lavoro, Stefan Luther. “Il nostro obiettivo deve essere quello di offrire buone opportunità di lavoro nella nostra provincia. L’Alto Adige si deve affermare come un vero e proprio ‘place to work’ dove ci sono buone condizioni di vita e di lavoro” ha affermato nel corso del suo intervento l’assessore provinciale al lavoro, Philipp Achammer. Secondo il direttore della Ripartizione lavoro, Stefan Luther “il nostro mercato del lavoro deve affrontare numerose sfide che vanno dal cambiamento demografico alla digitalizzazione, sino al cambiamento climatico”.
Un quadro positivo
I dati messi in luce dal Rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Bolzano, nel periodo maggio – ottobre 2019 sono particolarmente positivi: il tasso di occupazione ha raggiunto il 79% (i lavoratori dipendenti sono 220.898) e quindi è stato quasi raggiunto l’ambìto traguardo dell’80% fissato dall’Unione Europea per il 2020. Anche per quanto riguarda la disoccupazione (3,1%) e la disoccupazione giovanile (9,2% nel 2018) l’Alto Adige occupa un’ottima posizione a livello nazionale. Secondo Luther vanno fatte delle valutazioni su come aumentare ulteriormente il livello di produttività provinciale. La relazione evidenzia che il mercato del lavoro altoatesino è alla ricerca, pressoché in tutti i settori economici, di forza lavoro altamente qualificata, ma anche di lavoratori meno specializzati.
Questo trend è evidenziato, ad esempio, dall’ultimo numero del bollettino “Mercato del lavoro news” pubblicato a cura della Ripartizione lavoro ed incentrato sul tema “ejobLavoro: uno sguardo ai posti offerti”. Il direttore Luther ha quindi posto in evidenza che “la crescita degli occupati nel 2019 rispetto all’anno precedente di circa il 2,4%, pari a 5.000, solo per lo 0,7% (pari a 1100 occupati) è stata ottenuta grazie a forza lavoro locale. Gli altri 4000 lavoratori sono giunti da fuori provincia. “Dobbiamo riuscire – ha aggiunto – a coinvolgere maggiormente nel mondo del lavoro locale tre categorie di lavoratori, rispettivamente i giovani, le donne ed i lavoratori più anziani”.
Un piano pluriennale
“Il passaggio tra la scuola ed il mondo del lavoro, una maggiore conciliazione tra lavoro e famiglia ed un migliore age-management devono essere tra i nostri obiettivi prioritari” ha affermato l’assessore Achammer. Nei prossimi anni un tema importante sarà inoltre il miglioramento qualitativo dei posti di lavoro ed in particolare le condizioni di lavoro, i tempi del lavoro, l’acquisizione di nuovi collaboratori da fuori provincia ed il rientro di coloro che sono andati a lavorare all’estero. “Attualmente stiamo elaborando il piano pluriennale di politica occupazionale nel quale sono coinvolti i partner sociali. Le prime misure saranno presentate nella prossima primavera. È comunque fondamentale che ciascuno si impegni nel proprio ambito al fine di far fronte tutti assieme in maniera efficace alle sfide che ci attendono” ha concluso l’assessore provinciale al lavoro