
Alto Adige, ecco i 5 film finanziati. Si prevedono 2 milioni di euro come ritorno
Un’avventura di science-fiction, un thriller, un docu-drama, un film drammatico e un road movie: i cinque film sostenuti dal Fondo provinciale per le produzioni cinematografiche e televisive non potrebbero avere dei generi più diversi. Due progetti hanno richiesto un finanziamento per la pre-produzione, tra loro anche Zorro del produttore e regista di Castelrotto Ronnie Trocker, che ha partecipato alla 73° Biennale di Venezia con Die Einsiedler. Tre progetti ricevono un finanziamento per la produzione, tra questi un giallo dell’autore di best seller Donato Carrisi, in cui dovrebbe recitare anche Jean Reno, e un film fantasy di Stefano Lodovichi, regista che nel 2013 aveva girato un altro film in Alto Adige. Questi nuovi progetti porteranno 82 giornate di riprese sul nostro territorio.
Sono cinque i progetti che la Giunta Provinciale ha deciso di finanziare attraverso il Fondo provinciale con la delibera di oggi. Uno di loro proviene dall’Alto Adige, due dal resto d’Italia, uno dalla Germania e uno dall’Austria. Il finanziamento complessivo ammonta a 1,35 milioni di euro e si prevede che i progetti abbiano un Effetto territoriale di 2,15 milioni di euro. «A questo call non sono pochi i „recidivi“; è un segnale positivo del fatto che case di produzione, registi, ma anche attori apprezzino la location Alto Adige e che siano molto soddisfatti della qualità dei servizi offerti sul nostro territorio», afferma Christiana Wertz, responsabile dell’area Film Commission di IDM.
Tra le persone che ritornano c’è il regista Stefano Lodovichi. Dopo quattro anni torna nuovamente in Alto Adige per le riprese di I figli del freddo (titolo di lavorazione), prodotto dalla lucchese Mood Film in una co-produzione internazionale con Weydemann Bros. di Colonia e la dublinese Samson Films. Nel 2013 aveva girato il film Aquadro, finanziato dal Fondo e scritto assieme a Davide Orsini. Lo stesso duo è responsabile, assieme a Isabella Aguilar, anche della sceneggiatura del nuovo film. Il lungometraggio racconta la storia del diciassettenne Jonah che, dopo un’apocalisse glaciale di dimensioni globali, vuole partire per la leggendaria città di Victoria e iniziare una nuova vita. Il progetto sarà girato sulle Dolomiti per circa 36 giornate.
L’Alto Adige è un territorio familiare anche per Jean Reno; dopo il suo ruolo principale nel film sostenuto Abel – Il figlio del vento (aka The Way of the Eagle), è, con Toni Servillo (La grande bellezza) e Alessio Boni (Fuori Mira), nel cast principale previsto per La ragazza della nebbia (titolo di lavorazione), che la romana Colorado Film Production girerà sul nostro territorio. La regia sarà a cura di Donato Carrisi, che ne ha scritto pure la sceneggiatura. Da anni quest’autore pugliese è molto apprezzato per i suoi romanzi gialli: il suo thriller Il suggeritore ha avuto molto successo anche a livello internazionale. Le riprese del film si svolgeranno esclusivamente in Alto Adige: il lago di Carezza, Nova Levante, la Val Sarentino e Vipiteno sono alcune delle location.
Sul mito di Andreas Hofer, un tema particolarmente legato all’Alto Adige, fa luce il docu-drama Andreas Hofer – Volksheld oder Fanatiker (titolo di lavorazione) prodotto dalla berlinese fernsehbüro GmbH in co-produzione con la Pre TV di Graz e in collaborazione con le emittenti ZDF e ORF. I due registi Hannes Schuler (Die Ahnen der Queen) e Robert Neumüller (Menschen töten) non vogliono rappresentare Hofer soltanto come un eroe popolare, ma come una persona con punti forti e deboli. Si prevede che le riprese del film coinvolgeranno la Val Passiria e la Val Senales, dove la troupe si tratterrà per sette giorni.
C’è tanto Alto Adige anche in Zorro (titolo di lavorazione), un film drammatico su una misteriosa rapina che una famiglia benestante di quattro persone si trova a dover sopportare e della lenta distruzione che ne consegue. La casa di produzione di Castelrotto Bagarrefilm di Ronny Trocker è responsabile della produzione ed è previsto che il film, per il quale è stato richiesto un finanziamento della pre-produzione, sia co-prodotto dalla berlinese Zischlermann Filmproduktion. Trocker, che ha scritto la sceneggiatura e curerà anche la regia del film, non è un volto nuovo nel mondo del cinema: il suo film drammatico Die Einsiedler, girato assieme a Zischlermann Filmproduktion nell’autunno del 2015 e nell’inverno 2015/2016 in Val Venosta, ha preso parte alla sezione “Orizzonti” della 73° Biennale di Venezia.
Anche il road movie „barocco“ della casa di produzione viennese KGP Kranzelbinder Gabriele Production con il titolo di lavorazione Am Anfang der Schwerkraft oder die schicksalhafte Reise einer noblen Familie und ihrer Dienerschaft über die Alpen ha richiesto un finanziamento per la pre-produzione. Il film racconta della traversata delle Alpi da parte di una famiglia nobile accompagnata dal suo seguito che, a causa del maltempo e dell’arroganza dei signori si dirige verso una catastrofe. Il film è sceneggiato e diretto da Thomas Woschitz.
Sono stati deliberati anche altri fondi per il progetto Un Passo dal cielo 4. La fortunata serie di Rai 1 aveva ricevuto un finanziamento al primo call del 2016. In base al valore aggiunto portato in ambito turistico dalla serie tv sulla stazione forestale in Alta Pusteria, sono stati messi a disposizione degli ulteriori fondi.