Un attore bolzanino alla corte di Ridley Scott
Venerdì 15 maggio, Rai 1 ha trasmesso in prima serata “Tutti i soldi del mondo”, film diretto da Ridley Scott che descrive il sequestro di John Paul Getty III, nipote dell’allora uomo più ricco del mondo, avvenuto a Roma nel 1973. Tra i protagonisti: Michelle Williams, Mark Wahlberg e soprattutto Christopher Plummer nei panni dell’inflessibile miliardario Jean Paul Getty. Un ruolo che doveva essere di Kevin Spacey, anzi, era già stato interpretato da quest’ultimo, ma le cui scene sono state tagliate e girate nuovamente con Plummer a causa delle accuse di molestie sessuali ricevute da Spacey.
Ma se ne parliamo qui è per un altro ruolo, quello del grafico del quotidiano “Il Messaggero” interpretato dall’attore bolzanino Alex Marchi. La scena più drammatica dell’intero film di Scott (ancora disponibile su Rai Play) è quella del taglio dell’orecchio del sequestrato che venne poi inviato a “Il Messaggero”. E’ proprio nella redazione del quotidiano romano che Marchi spiega alla madre di John Paul Getty III, interpretata da Michelle Williams, i motivi per cui avrebbero intenzione di pubblicare la foto dell’orecchio del figlio.
Marchi, che da anni risiede in Inghilterra, ha ottenuto la parte grazie a un database di attori in cui è iscritto. Come ci ha spiegato lui stesso: “Ero stato scelto per un ruolo diverso, poi mi hanno dato il ruolo del grafico de “Il Messaggero”, una piccola parte con battute importanti. Non ho girato scene con Kevin Spacey, quindi non ho dovuto rigirare nulla, ho lavorato per un paio di ore e sono stato tutto il giorno sul set”.
Attualmente Marchi vive a Londra alternando la vita di attore, soprattutto teatrale, con quella di farmacista. Una laurea in farmacia ottenuta all’Università di Padova che gli ha permesso di continuare ad aver un reddito anche in tempi di lockdown: “Molti miei colleghi attori colmavano i buchi in attesa di una parte con un lavoro nei ristoranti, soprattutto come camerieri. Ma il Covid ha impedito anche quella entrata economica, io per fortuna ho un’alternativa”.
Massimiliano Boschi