Turismo ancora in aumento. Kompatscher: «Ora obiettivo è la sostenibilità»
L’istituto provinciale di statistica (ASTAT) rende noto che, per quanto riguarda il settore del turismo, nel semestre estivo 2018 (da maggio a ottobre 2018) gli arrivi in Alto Adige si attestano a 4,6 milioni e superano il valore dell’estate 2017 dell’1,9%. Le presenze raggiungono i 20,7 milioni che corrispondono ad un aumento dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le presenze dei turisti provenienti dal mercato principale della Germania aumentano ulteriormente dell’1,7% con 11 milioni di presenze (+186 mila), mentre si riduce dello 0,7% il numero degli ospiti italiani, per i quali si registrano 6,2 milioni di pernottamenti. Nel semestre estivo 2018 tutte le comunità comprensoriali hanno registrato lievi aumenti sia per gli arrivi che per le presenze. Gli aumenti percentuali più elevati sono stati registrati dalla comunità comprensoriale dell’Alta Valle Isarco con il 6,5% in più degli arrivi e il 7,8% in più delle presenze. Anche la Valle Isarco segna un aumento del 2,6% degli arrivi e del 2,3% delle presenze. In termini assoluti il numero maggiore delle presenze è stato registrato nel Burgraviato come lo scorso anno con oltre 5,7 milioni. Qui la crescita rispetto alla stagione estiva 2017 è di appena lo 0,2%.
I comuni con il maggior numero di presenze nell’estate 2018 sono stati: Scena e Castelrotto (oltre 800 mila pernottamenti ciascuno), Merano e Tirolo (oltre 700 mila pernottamenti ciascuno). Caldaro s.s.d.v., Selva V.G. e Lana (oltre 500 mila ciascuno). Riguardo alle presenze, rispetto alla stagione estiva 2017, la crescita maggiore è stata registrata dai comuni di Brennero (+54 mila), Bressanone (+33 mila), Dobbiaco (+27 mila) e Caldaro s.s.d.v. (+23 mila).
«Quando ‘gira’ il motore del turismo, anche gli altri settori, dall’agricoltura al bancario, ne traggono benefici». Questo il commento del presidente Arno Kompatscher relativo ai dati sulle presenze turistiche nell’estate 2018 diffusi dall’ASTAT. «La stagione estiva – prosegue il Landeshauptmann – è stata positiva da molti punti di vista e mi auguro possa essere seguita dal buon andamento anche di quella invernale. Le infrastrutture turistiche vanno a vantaggio sia degli ospiti sia della popolazione altoatesina». Secondo il presidente «le cifre mostrano anche che la tendenza è verso soggiorni sempre più brevi, un dato che non va nella direzione di uno sviluppo sostenibile ed è pertanto una grande sfida per il settore trovare una via per arrivare a un’inversione di tendenza, puntando al valore aggiunto e non a un record nei pernottamenti». In alcune parti del territorio è stato raggiunto il limite massimo di presenze, osserva il presidente, «e si registra ormai un diffuso consenso – aggiunge – sul fatto che l’obiettivo non sia l’ulteriore crescita, bensì la sostenibilità, e ciò anche nell’interesse del turismo stesso». Tra le maggiori sfide per il futuro, Kompatscher, indica, infine quella di «mantenere e rafforzare la struttura aziendale variegata e familiare».