Veicoli a passo d'uomo, una recinzione, esercito: così l'Austria chiuderà il Brennero. L'ira di Renzi
Auto a passo d’uomo, tir separati e controllati in piazzole predisposte a lato della sede autostradale. Si rischia un vero e proprio imbuto fatto di lunghe attese e (tanta) pazienza: questa la prima impressione dopo l’annuncio da parte del Governo austriaco e della polizia sudtirolese delle misure restrittive al Brennero. Un quadro incerto: si delinea uno scontro con l’Italia per quanto riguarda i treni, visto che l’Austria chiede di poter far salire le proprie forze dell’ordine già in territorio italiano per poter controllare la presenza o meno di migranti. Proprio di oggi è il calcolo della Cgia: la chiusura del Brennero potrebbe costare 10 miliardi di euro l’anno.
Le misure sono state annunciate oggi, mercoledì 27 aprile, proprio al Brennero. Quattro corsie con limite di velocità massimo di 30 km/h, ma da parte austriaca si è fatto capire che si andrà, ogni volta che ce ne sarà bisogno, a passo d’uomo. Controlli visivi, controlli personali, tir separati dalle macchine e veicoli “sospetti” deviati in apposite piazzole per controlli approfonditi. Si costruirà la recinzione lunga 250 metri, di fatto un “muro” fisico per poter segnare il nuovo corso. Ma Vienna non allenta la presa: se l’Italia non permetterà controlli già in territorio italiano sui treni e non predisporrà zone cuscinetto, la barriera diventerà un recinto lungo quadi 400 metri, coprendo così tutta la lunghezza del valico. «Se l’Italia non riuscirà a fermare i migranti in territorio altoatesino – si è più volte detto durante la presentazione – saremo costretto a farlo noi con delle recinzioni».
Saranno 250 i poliziotti dislocati per i controlli, ma in caso di necessità potrebbe essere chiamato in causa direttamente l’esercito. «In caso di necessità – ha aggiunto – saranno inviati al Brennero anche soldati, ma la decisione spetterà al ministero della Difesa – ha spiegato il capo della polizia sudtirolese Helmut Tomac – Sarà poi possibile allestire una rete, una normale rete e non filo spinato. Sarà allestita solo se necessario in caso di massiccio arrivo di migranti». Lo stesso discorso vale per la strada statale: anche là traffico convogliato in un’unica corsia, a passo d’uomo, e controlli.
Renzi: «Vienna viola sfacciatamente le regole»
«La questione migratoria è come sempre molto complicata – risponde il premier Matteo Renzi – ma gli annunci esagerati dei giorni scorsi vanno ricalibrati: nei primi quattro mesi dell’anno il numero dei migranti arrivato in Italia è inferiore a quello del 2014 e sostanzialmente uguale a quello del 2015″, aggiunge Renzi: “Si tratta di uno sforzo impegnativo per il nostro Paese, che continua a cercare di salvare vite umane in mare, ma con numeri che sono più bassi di quelli che vengono riportati dagli allarmi internazionali. Tutto ciò conferma – ove ce ne fosse il bisogno – che l’ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro».