Autobrennero, venti milioni di euro per la mobilità sostenibile
Il surriscaldamento globale rappresenta un tema di stringente attualità. Sono passati pochi giorni da quando le piazze di tutto il mondo si sono riempite di ragazzi che chiedono maggiore attenzione per il Pianeta che sono destinati a ereditare. Tra le sfide da vincere c’è sicuramente quella della “decarbonizzazione” dei trasporti. Non da oggi, Autostrada del Brennero SpA ha imboccato questa strada, convinta che fare la propria parte per promuovere lo sviluppo e la diffusione di veicoli a basso impatto ambientale possa rendere A22 un corridoio verde per la mobilità del futuro. Un impegno che può trovare il proprio emblema nella realizzazione nel 2014, nei pressi della stazione autostradale di Bolzano Sud, del primo e al momento ancora unico impianto italiano di produzione e distribuzione di idrogeno aperto al pubblico. Questa mattina, 25 marzo, nella sede di via Berlino, il Direttore Generale di Hyundai Italia, Andrea Crespi, ha consegnato ai vertici di Autostrada del Brennero SpA le chiavi della prima Hyundai Nexo italiana. Si tratta di un nuovo Suv elettrico alimentato ad idrogeno, fiore all’occhiello del brand, dotato dei sistemi più avanzati di guida autonoma e capace di percorrere oltre 660 chilometri con un pieno. Con questo, salgono a quattro i veicoli a idrogeno di casa Hyundai acquisiti da Autostrada del Brennero dal 2014 ad oggi.
Autobrennero e idrogeno
L’impegno sul fronte dell’idrogeno, capace di alimentare un motore elettrico generando solo acqua come emissione, è sicuramente importante per la Società, ma non è l’unico in materia di energie rinnovabili. Prova ne è il Piano per la Mobilità Sostenibile approvato dal Consiglio di amministrazione di Autostrada del Brennero SpA per un totale di 19.582.000 euro. Sono principalmente sei i punti sui quali si struttura: il potenziamento dell’odierna infrastruttura di ricarica per i veicoli elettrici a batteria; l’introduzione di una rete per la ricarica dei veicoli elettrici aziendali; la realizzazione lungo l’asse autostradale di quattro nuove stazioni di rifornimento per i veicoli a idrogeno; il potenziamento dell’infrastruttura per il rifornimento dei veicoli alimentati a GPL; il potenziamento dell’infrastruttura per il rifornimento dei veicoli alimentati a GNC; la realizzazione di stazioni di rifornimento per mezzi pesanti alimentati a GNL. A questo, si aggiunge una flotta aziendale che a breve raggiungerà le 106 unità ad alimentazione green. Si tratta di interventi tra loro diversi che rispondono al medesimo scopo: garantire un presente di sviluppo, senza compromettere il futuro.