Autostrada, il 93% degli incidenti è causato da fattore umano: A22 lancia una campagna di sensibilizzazione
Cento metri sono una distanza considerevole. Eppure, in autostrada, ci mettiamo appena tre secondi a percorrerli. Lo stesso tempo che ci occorre per leggere molto velocemente un breve messaggio sul telefono. “È solo un attimo” pensiamo, ma in quello che ci appare come un attimo tutto cambia intorno a noi: il veicolo che era in corsia di marcia sta sorpassando, il tir che procedeva alla nostra stessa velocità sta frenando e sta per trasformarsi in un ostacolo d’acciaio. Quell’attimo, insomma, può essere decisivo. L’obiettivo della campagna di sensibilizzazione lanciata da Autostrada del Brennero di concerto con la Polizia Stradale, specialità della Polizia di Stato, è tanto semplice quanto importante: rendere consapevoli del rischio enorme che deriva da una guida distratta, in particolar modo in autostrada, dove le velocità sono elevate e dove la regolarità dell’infrastruttura fa abbassare la guardia. A partire dai prossimi giorni e nei mesi a seguire, nelle aree di servizio della A22 e nei sei capoluoghi di Provincia attraversati saranno diffusi manifesti e cartelloni che richiamano ad una guida più consapevole. Non va, infatti, dimenticato che oltre il 93% (dati Ocse) degli incidenti stradali è riconducibile al fattore umano.
Autostrada del Brennero
“Autostrada del Brennero – ha esordito il Presidente Hartmann Reichhalter – ha da sempre molto a cuore la sicurezza degli utenti. Lo dimostra la qualità tecnica di tutta l’infrastruttura. Come abbiamo già fatto con l’educazione stradale in classe (progetto ABC, ndr), cerchiamo di andare oltre la classica attività del concessionario e di occuparci anche della prevenzione. In ballo c’è il bene più prezioso di tutti: la vita umana. La dobbiamo proteggere non solo con la qualità degli asfalti, o dei sicurvia, ma anche ricordando a tutti che la nostra vita e quella di chi ci circonda dipende dall’attenzione che prestiamo mentre stiamo guidando”. “Come presidente di Aiscat – ha aggiunto l’Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero – posso assicurare che trasformare da analogiche a digitali le nostre autostrade è un obiettivo prioritario del comparto in primis per ragioni di sicurezza. In questa svolta epocale per i trasporti Autostrada del Brennero sta facendo da apripista. Tuttavia – ha concluso Cattoni – finché il controllo dei veicoli sarà esclusivamente umano, chi guida continuerà ad avere una responsabilità enorme che la qualità dell’infrastruttura non potrà sostituire”.
“Penso che il vero bilancio con il quale si valuta l’operato di un gestore autostradale – ha premesso il Direttore Tecnico Generale, Carlo Costa – sia la capacità di migliorare il tasso di incidentalità, agendo sulla sicurezza attiva come su quella passiva. Nel corso del 2021, abbiamo nuovamente conseguito il miglior risultato di sempre, con un tasso di incidentalità globale sceso a 15,99, ben al di sotto della media nazionale. È, però, evidente che finché una sola persona perderà la vita, quella sarà una perdita di troppo. I decessi nel 2021 sono stati 9. Pochi se paragonati a quelli degli anni ’90, quando erano mediamente 39, ma restano un numero inaccettabile. Se guardiamo alla dinamica – ha continuato Costa – non possiamo ignorare che in 8 casi su 9 si è trattato di tamponamenti, per lo più senza segni di frenata. È evidente che le cause potrebbero essere diverse, ad esempio l’improvviso malore, ma se ognuno di noi interroga la propria coscienza ricorda perfettamente di quella o di quelle volte che se l’è vista brutta perché guardava il telefono, cercava qualche oggetto dentro l’abitacolo, o semplicemente guidava pensando a tutt’altro. Chiunque lavori nel nostro comparto lo sa bene: la prima causa di morte oggi in autostrada è il fattore umano. Ancora più in concreto: un’automobile che tampona in velocità un tir. Si tratta di una casistica che conosciamo drammaticamente bene. Come diceva pocanzi l’Amministratore Delegato, stiamo lavorando per digitalizzare il prima possibile la A22 e rimuovere gradualmente l’errore umano dai fattori di incidentalità. Nel frattempo – ha concluso il Direttore – sarebbe davvero utile se le case automobilistiche introducessero di serie il rilevatore di ostacoli: basterebbe questa tecnologia relativamente semplice per abbattere drasticamente il tasso di mortalità in autostrada”.
Polizia di Stato
Per la Polizia di Stato, questa mattina erano presenti i rappresentanti di tutti e quattro i Compartimenti della Polizia Stradale con competenza sulla A22. Per il Trentino Alto Adige il Dirigente del Compartimento della Polizia Stradale Trentino Alto Adige, il Dirigente Superiore Mauro Fabozzi; per il Veneto il Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Padova, il Primo Dirigente Gianfranco Martorano ed il Sostituto Commissario Attilio Galeno Comandante della Sottosezione Polizia Stradale di Verona Sud; per la Lombardia il Vicequestore della Polizia di Stato Mirella Pontiggia, Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Bergamo; per l’Emilia Romagna, il Vicequestore della Polizia di Stato Enrico Tassi, Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Modena. “La collaborazione con Autobrennero – ha premesso il Comandante Fabozzi intervenuto a nome della Polizia di Stato – è cominciata 30 anni fa e dimostra la sua efficacia non solo nell’operatività quotidiana ma in progetti di valenza sociale come questo o come ABC-Autostrada del Brennero in Città rivolto ai ragazzi prossimi all’ottenimento della patente di guida. Qui oggi ci occupiamo di una tra le maggiori cause di incidente stradale, ossia la distrazione. Non bisogna stancarsi di ripetere che guidare è un’attività impegnativa, da compiere senza fare altro: bisogna, come ricorda questa campagna, guidare e basta”. Fabozzi ha ricordato che, nel corso del 2021, solo nella tratta di competenza del Compartimento del Trentino Alto Adige, sono state disposte in A22 6.000 pattuglie, per 41.000 persone controllate e circa 7.500 sanzioni erogate. Non ha mancato di ricordare, inoltre, le recenti novità introdotte nel Codice della Strada: “Ora il divieto di uso di apparecchi elettronici riguarda anche tablet, notebook e, ovviamente, gli smartphone. In generale, è fatto divieto di utilizzare qualsiasi apparecchiatura che richieda l’allontanamento delle mani dal volante”. Non va inoltre dimenticato che, in caso di recidiva all’interno del biennio, “la sanzione amministrativa accessoria comporta la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi”.