AVIS festeggia i 70 anni dalla sua fondazione e dona una fontana alla città di Bolzano
Oggi, 14 giugno, giornata mondiale dei donatori di sangue, AVIS comunale di Bolzano ha donato alla città di Bolzano per i 70 anni trascorsi dalla sua fondazione (1950-2020) una fontana, posta lungo i prati del Talvera, che nella fattura e nel colore ricorda una goccia di sangue, perché i due liquidi, seppur diversi, sono accomunati nel loro valore: “Acqua fonte di vita, come il sangue”.
Durante la cerimonia sono intervenuti il Presidente della Giunta Provinciale, Arno Kompatscher, il Vice Presidente della Giunta Provinciale, Giuliano Vettorato, l’assessore alle politiche sociali, al tempo libero e allo sport, Juri Andriollo, il primario del servizio aziendale di Immunoematologia e Trasfusionale, dott.ssa Cinzia Vecchiato, il Presidente di AVIS Alto Adige/Südtirol, Diego Massardi, il direttivo uscente con la ex Pesidente Claudia Peer Tocchio e il nuovo direttivo, molti donatori di ogni età e tanti spettatori.
Il Presidente di AVIS comunale di Bolzano, Paolo Pasini ha ricordato come la fontana si trovi fisicamente a Bolzano, ma sia il pensiero per i 70 anni di attività fatto a tutti i donatori che da Siusi, Fiè, Renon, San Genesio, Bolzano, Terlano e a sud fino a Salorno hanno dimostrato sin dal 1950 cosa significano fratellanza e solidarietà. Ha concluso il suo intervento ricordando il pensiero di Madre Teresa di Calcutta, con l’auspicio che possa essere di sprono per tutti i donatori: “Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo”.
Il Presidente della Giunta Provinciale ha evidenziato l’importanza dell’attività che svolge AVIS, ha ricordato come sia importante il tema della donazione, la gratuità del dono, la solidarietà, l’aiutarsi a vicenda. L’importanza di questi valori è emersa anche in questo periodo di pandemia. A nome della Giunta Provinciale ed in sintonia col Vice Presidente Giuliano Vettorato, il Presidente esprime orgoglio per i risultati ottenuti da AVIS comunale di Bolzano, che in un anno di pandemia è addirittura riuscita ad aumentare il numero dei donatori. “Potete essere orgogliosi di questo!”.