Azienda ospedaliera, via libera ad assunzioni di 3 anni senza patentino

Summit tra Azienda ospedaliera e sindacati per risolvere le difficoltà nell’assunzioni di medici in Alto Adige. A causa della recente sentenza di primo grado del Giudice del Lavoro, che suggerisce all’Azienda sanitaria un’interpretazione più cauta dell’applicazione dei contratti d’opera, si è reso necessario individuare una soluzione visto che, altrimenti, sarebbe impossibile continuare a garantire nel tempo un’assistenza sanitaria di così alta qualità. «Perché” -spiega il Direttore generale Schael, – nonostante l’ok per 130 posti di lavoro per medici ed il relativo finanziamento, non siamo purtroppo stati in grado di assegnarli secondo i parametri previsti. Particolarmente critica è la situazione degli ambiti specialistici di Ginecologia, Dermatologia, Anestesia, Oculistica, Pediatria e Medicina d’urgenza. Come Azienda sanitaria in questi ambiti dobbiamo constatare una situazione di emergenza». Il problema principale si sa è la richiesta del patentino di bilinguismo che limita molto il mercato. Per evitare che l’erogazione di tali servizi possa venire compromessa o addirittura che questi non possano più essere forniti, la Direzione dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha pertanto elaborato una triplice strategia per i prossimi anni. Come prima cosa per i contratti d’opera in essere – ove necessario e con specifica motivazione dei Direttori di Comprensorio – si chiederà al Presidente della Giunta provinciale di applicare la normativa in vigore sulla precettazione. In secondo luogo, i contratti d’opera per i libero-professionisti – dove legalmente anche in futuro possibile, per esempio per via del limitato numero di ore di servizio fornite dal libero-professionista – continueranno ad essere stilati. Ed infine, l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige s’impegna ad indire un concorso per l’assunzione a tempo determinato di medici che possiedano la conoscenza di una sola lingua nelle sei discipline citate, fornendo loro un forte supporto per riuscire ad apprendere la seconda lingua. Thomas Schael: «L’obiettivo è quello di portare questi collaboratori e queste collaboratrici ad un buon livello di conoscenza della seconda lingua nell’arco di tre anni in modo da agevolarli nel conseguimento dell’attestato di bilinguismo adeguato alla loro qualifica. A questo proposito, come Azienda sanitaria, già per quest’anno acquisteremo dei corsi di lingua che gli interessati dovranno obbligatoriamente frequentare». A coloro che al termine dei tre anni non avranno superato l’esame di bilinguismo non verrà rinnovato il contratto. Oltre a questo, due volte all’anno, sarà pubblicato un concorso al quale potranno prendere parte quei candidati che avranno ottenuto il patentino di bilinguismo.

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