Bolzano avrà il suo festival dell'architettura: lo organizzano 4 ventenni
Bolzano avrà presto il suo festival di architettura. Si chiamerà Baf – Bolzano-Bozen Architecture Festival, lo organizzano quattro ventenni e la prima edizione si svolgerà dal 18 al 21 maggio 2016 in un luogo simbolo della Bolzano che cambia: le ex scuole Pascoli dove dovrebbe sorgere il nuovo polo bibliotecario della città. Proprio il riutilizzo temporaneo degli spazi abbandonati e destinati a nuove strutture è il focus del festival.
«Ci saranno talks, mostre, documentari e workshop destinati ai bambini delle elementari e ai ragazzi delle medie – racconta Matteo Graziosi, educatore, uno dei promotori del Baf – L’obiettivo è portare l’architettura a tutta la cittadinanza, facendo uscire il tema dalla nicchia per specialisti. Per questo una delle mostre su cui stiamo lavorando è sui progetti urbanistici del comune di Bolzano, realizzati e non, con plastici e relazioni fruibili».
Niente dibattiti sui temi più discussi dell’attualità, però, come il progetto Benko, su cui i bolzanini voteranno dal 29 marzo al 4 aprile. «È diventato un caso politico, siamo sotto elezioni e non ci teniamo ad essere strumentalizzati» taglia corto Graziosi. Insieme a lui il progetto è promosso da Michele Degiorgis, studente di architettura a Innsbruck, Giulia Motta Zanin, pianificatrice urbanistica laureata allo Iuav di Venezia e Marco D’Ambrogio, laureato a Ferrara e ora architetto a Pechino. Tutti e quattro bolzanini dai 25 ai 27 anni (in foto a destra).
«L’idea è nata al bar, chiacchierando fra noi – scherza Graziosi – All’inizio volevamo organizzare un bando di architettura, poi l’idea è cresciuta fino a diventare un festival». Ora ha il sostegno di Fondazione Architettura Alto Adige (organismo dell’Ordine degli architetti di Bolzano), della Provincia (assessorati alla cultura italiana e tedesca) e del Comune, degli sponsor Klimahouse e Habitat 2020 e dei centri giovanili Vintola 18, Punto 9, papperlapapp, Arciragazzi e Vke.
Anticipazioni dal programma
Qualche anteprima del programma del Baf. Un dibattito e workshop riguarderà le pratiche di riuso dello spazio urbano a Venezia, un altro la creazione di mobili con i pellets, destinato ai ragazzi delle medie. Il regista Benoit Felici racconterà il suo documentario Unfinished Italy che mostra l’Italia eternamente incompiuta, e il fascino delle rovine contemporanee, e che sarà proiettato nei giorni del festival.
Il rapporto fra spazio urbano e skateboard sarà raccontato da Flavio Pintarelli, autore del saggio Stupidi giocattoli di legno. Lo skate nel cuore della metropoli (Agenzia X). Ci sarà anche una mostra fotografica e un incontro con il fotografo olandese Bas Princen, specializzato nel raccontare con i suoi scatti l’architettura. Non mancheranno installazioni e costruzioni temporanee. Non resta che tenere d’occhio il sito del Baf, in attesa di aggiornamenti.
Giulio Todescan