La cultura è di casa in Val Gardena: torna la Biennale Gherdëina 7
La cultura non va in lockdown. E nemmeno in vacanza. Se durante il periodo più duro dell’epidemia da Covid-19 sono state tante le iniziative culturali da remoto, anche durante l’estate l’Alto Adige si è organizzato per fornire eventi e mostre agli appassionati. Come ad esempio la Biennale Gherdëina 7 che si svolgerà dall‘8 agosto al 20 ottobre 2020 in Val Gardena. Un segnale importante e positivo per gli altoatesini, ma anche per gli artisti coinvolti e per il pubblico locale o in visita.
La manifestazione d’arte biennale in Val Gardena raggiunge quindi la sua settima edizione, e gli organizzatori hanno chiesto per la terza volta consecutiva il noto curatore Adam Budak di sviluppare i contenuti della Biennale. Dopo “from here to eternity” nel 2016 e “writing the mountain” nel 2018, Adam Budak conclude la sua trilogia curatoriale con questo capitolo finale. Con il titolo “– a breath? a name? – the ways of worldmaking”, la Biennale Gherdëina 7 si concentrerà sul significato del gesto politico capace di influenzare attivamente gli eventi mondiali e focalizzerà l’attenzione sul potere dinamico e la resilienza degli esseri umani come creature naturali e culturali.
“È un onore essere stato invitato nuovamente in Val Gardena a lavorare con gli artisti e la comunità locale per questa nuova edizione della Biennale Gherdëina, capitolo conclusivo di una trilogia sul tema delle politiche di appartenenza. La Biennale Gherdëina, con la sua attenzione allo spazio pubblico come palcoscenico per opere scultoree e progetti partecipativi e comunitari, è sempre stata percepita come la celebrazione di un luogo unico, della sua ricca cultura e di una vivace tradizione. Le circostanze dell’imminente edizione sono particolarmente impegnative – spiega il curatore Adam Budak -. La crisi pandemica ci ha reso consapevoli della vulnerabilità dell’uomo e della natura. La resilienza diventa ora un’urgenza fondamentale; le nozioni di responsabilità condivisa e di umiltà come mediatrici etiche delle relazioni interpersonali acquistano un’importanza particolare, nel tentativo di ridefinire gli agenti di responsabilità e di cura”.
Biennale Gherdëina 7, gli artisti
Ecco la lista di artiste e artisti invitati alla Biennale Gherdëina 7 (con relativo luogo d’origine):
Agnieszka Brzeżanska (POL), Brave New Alps (ITA), Carlos Bunga (PRT), Pavel Büchler (CZE), Josef Dabernig (AUT), Aron Demetz (ITA), Habima Fuchs (CZE), Henrik Håkansson (SWE), Petrit Halilaj und Alvaro Urbano (Kosovo/Esp), Ingrid Hora (ITA), Paolo Icaro (ITA), Hans Josephson (CH?), Lang&Baumann (CH), Tonico Lemos Auad (BRA), Kris Lemsalu (EST), Sharon Lockhart (USA), Myfanwy Macleod (CAN), Antje Majewski (con Pawel Althamer, Alioune Diouf, Cecilia Edefalk, Pawel Freisler, Gregor Prugger e altri) (GER), Marcello Maloberti (ITA), Franz Josef Noflaner (ITA), Paulina Olowska (POL), Pakui Hardware (LIT), Maria Papadimitriou (GR), Hermann Josef Runggaldier (ITA), Marinella Senatore (ITA) e Paloma Varga Reisz (GER).
“L’arte e la cultura rivestono un ruolo importante nella nostra società. Così, per la settima volta, la Biennale Gherdëina offre ad artisti internazionali e locali un palcoscenico unico per mostrare, a spettatori eterogenei, il loro lavoro inserito nello spazio pubblico. Il variegato programma parallelo, con conferenze e workshop d’artista, si interroga anche sull’arte site-specific e sulla sua particolare natura. Auguro una manifestazione entusiasmante!”, ha dichiarato l’assessore alla Formazione e Cultura tedesca Philipp Achammer.