Biodiversità, la Provincia cerca nuovi progetti innovativi: sostegno per mezzo milione di euro
Si è aperto l’8 settembre il secondo bando a sostegno della ricerca sulla biodiversità promosso dal partenariato europeo Biodiversa +, sostenuto anche dalla Provincia di Bolzano. Un migliore monitoraggio transnazionale della biodiversità e del cambiamento degli ecosistemi è l’obiettivo del bando per promuovere progetti di ricerca utili alla società. Il bando, che si realizza nella cornice del programma europeo per la ricerca scientifica Horizon Europe, sostiene progetti transnazionali con almeno 3 partner eleggibili da minimo 3 paesi/regioni partecipanti al che richiedano fondi da almeno tre differenti finanziatori. Complessivamente 33 paesi europei ed extraeuropei mettono a disposizione la somma complessiva di 40 milioni di euro.
I progetti possono riguardare l’innovazione e l’armonizzazione di metodi e strumenti per la raccolta e la gestione di dati finalizzati al monitoraggio, oppure approfondire aspetti poco studiati sullo stato della biodiversità in diverse regioni del pianeta o sulle dinamiche e le tendenze che possono scongiurare la perdita di biodiversità, traendo altresì oppure nuovi risultati da dati già disponibili e non ancora del tutto sfruttati riguardanti tutti i contesti ambientali. La presentazione delle domande e la valutazione avvengono in due fasi: una pre-proposta deve essere presentata entro il 9 Novembre 2022 alle ore 15:00 (ora di Bruxelles), mentre la proposta completa deve essere inoltrata entro il 5 Aprile 2023, sempre alle ore 15:00 (ora di Bruxelles).
Il bando rappresenta un’importante opportunità per i centri di ricerca altoatesini, che potranno confrontarsi a livello internazionale con un tema centrale per la tutela ambientale globale che interessa da vicino anche l’Alto Adige. Potranno infatti collaborare con altri enti di ricerca europei e internazionali, ma con un sostegno in più: la Provincia, infatti, ha riservato 500.000 euro per supportare i loro progetti.
“Raccogliere dati ed analizzarli è il passo fondamentale per conoscere lo stato della biodiversità di un territorio e per capire come preservarlo”, sottolinea il direttore dell’Ufficio ricerca scientifica Manuel Gatto. La Provincia da qualche anno sostiene l’Osservatorio della Biodiversità dell’Alto Adige coordinato da Eurac research e cui collaborano l’Università di Bolzano, il Museo di Scienze naturali, il Centro di sperimentazione Laimburg e diversi dipartimenti provinciali. Con Biodiversa + e in particolare con questo bando, abbiamo l’occasione per portare la ricerca del nostro territorio ad un livello ancora più alto”, conclude Gatto.