Nasce la birra solidale realizzata con il pane nero invenduto
Da oggi, venerdì 4 giugno 2021, è possibile gustare la nuova birra “Cacciatori di Briciole”, un prodotto solidale contro gli sprechi realizzato con il pane nero. La birra è nata grazie alla collaborazione tra il birrificio Batzen e il progetto Aiuti Senza Spreco del Gruppo Volontarius. Sono serviti oltre 50 chili di pane per realizzare le prime 4.200 bottiglie della nuova birra solidale “Cacciatori di Briciole”. Il pane, raccolto dai volontari dei Cacciatori di Briciole e del Briciole Market, è quello nero tradizionale del territorio altoatesino.
“Insieme alla volontaria Claudia Longi, abbiamo proposto a Batzen l’idea di realizzare una birra solidale. Perché non fare una birra con il pane nero tipico del nostro territorio? Grazie all’entusiasmo del birrificio abbiamo dato vita a questo progetto che permetterà di sostenere le attività del Gruppo Volontarius, soprattutto dopo l’anno che ci lasciamo alle spalle” racconta Christian Bacci, vicepresidente dell’Associazione Volontarius nonché referente del progetto Cacciatori di Briciole.
Con l’acquisto di ogni bottiglia si supportano, infatti, le attività e i servizi di Volontarius ODV, un’associazione no-profit che dal 1999 opera nel territorio altoatesino a favore delle persone che si trovano in una situazione di difficoltà. Acquistare questo prodotto significa dare un contributo concreto ai servizi che ogni giorno si mettono al fianco delle persone più vulnerabili della nostra comunità. La birra è stata realizzata grazie anche alla Legge Gadda contro lo spreco alimentare (Legge 19 agosto 2016 n.166), il provvedimento che ha riorganizzato il quadro normativo e regolato le donazioni alimentari, introducendo misure di semplificazione al fine di incentivare le donazioni da parte degli operatori del settore alimentare, agricolo e agro-alimentare e stabilendo come priorità il recupero di cibo da donare alle persone in difficoltà economica e sociale nel nostro Paese. “Produrre la birra con il pane invenduto è la nostra risposta contro lo spreco alimentare, nonché un recupero virtuoso di cibo”, conclude Volontarius in una nota.