Blocco dei tir in Tirolo al sabato, Anita alza la voce: «Imprese italiane discriminate»
“Il Dipartimento della Circolazione della Questura del Tirolo ha fornito indicazioni in merito all’entrata in vigore, da sabato 2 luglio, dei divieti di circolazione per autocarri ed autoarticolati con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate durante il periodo estivo, da cui emerge in modo chiaro ed inequivocabile la pesante discriminazione che il Governo del Tirolo porta avanti da tempo, a danno delle imprese italiane”. A dirlo attraverso una nota è Anita, l’Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici, che alza la voce contro il blocco dei tir al sabato in Tirolo.
Tali divieti, validi dalle 7:00 alle 15:00 nelle giornate di sabato dei mesi di luglio e agosto, riguardano unicamente i mezzi in transito da e verso l’Italia e la Germania e non i traffici con destinazione/origine in Tirolo, ed escludono da tali restrizioni in maniera esplicita i veicoli guidati da cittadini austriaci o di imprese di autotrasporto con sede in Austria.
“Che il Governo del Tirolo abbia nel tempo adottato misure restrittive per l’attraversamento dell’Austria in maniera discriminatoria, l’abbiamo sempre sostenuto e questa volta sono le stesse Autorità tirolesi che lo mettono in chiaro” – ha dichiarato il Presidente di ANITA Thomas Baumgartner – “e ci domandiamo per quanto tempo ancora il nostro Governo vorrà accettare passivamente questa palese discriminazione delle imprese italiane a vantaggio di quelle austriache”. L’esclusione dei mezzi austriaci dal divieto rappresenta di fatto una disparità di trattamento che rischia di compromettere la leale concorrenza del mercato, favorendo le realtà imprenditoriali austriache e andando a vincolare, senza alcun criterio logico, l’operato delle imprese del nostro Paese.
“Non possiamo continuare a tollerare e accettare passivamente una discriminazione di questo tipo” – prosegue Baumgartner – “che impedisce la leale competizione tra imprese nel mercato europeo e limita le esportazioni dell’Italia, con ingenti danni per l’intera economia nazionale”. ANITA, a tutela di coloro che utilizzano il corridoio austriaco per accedere al Centro e Nord Europa, ha inviato in tal senso una lettera al Governo affinché prenda una posizione di condanna decisa ed immediata nei confronti di tali inaccettabili disparità con i vettori austriaci.