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La bolzanina Blum si certifica per la parità di genere e chiude il 2024 in crescita
News. Blum, società di consulenza che si occupa di pubbliche relazioni e comunicazione d’impresa con una specializzazione nel mondo dell’innovazione, ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere, creando e adottando una policy che impegna l’azienda a perseguire obiettivi di equità e inclusione al suo interno e nei rapporti con stakeholder esterni. La certificazione fa seguito alla revisione statutaria dello scorso anno con cui Blum è diventata società benefit, formalizzando l’impegno a perseguire con le proprie attività, oltre al profitto economico, un beneficio per la collettività.
«Per noi la parità di genere è un obiettivo strategico che contribuisce alla crescita sostenibile e all’innovazione del nostro modello organizzativo, ma anche un valore etico fondamentale», spiega Luca Barbieri, managing partner di Blum. «La certificazione, frutto del prezioso lavoro coordinato da un gruppo di lavoro costituito ad hoc per la parità di genere e condiviso con tutto il team, rappresenta un punto di partenza fondamentale per continuare a costruire un’azienda in cui ogni persona si senta realizzata e valorizzata, attraverso un solido meccanismo di confronto e verifica».
Il percorso «culturale e organizzativo» dell’azienda per raggiungere gli obiettivi di parità di genere si sviluppa in diversi ambiti di intervento. La selezione e assunzione del personale, per garantire equità e condivisione dei valori all’inizio delle collaborazioni; la gestione della carriera, con misure che valorizzino i talenti in modo imparziale, prevenendo disparità di remunerazione legate (pur indirettamente) al genere e garantendo percorsi di formazione e aggiornamento continui; il supporto alla genitorialità e al caregiving, anche attraverso l’adozione di misure di flessibilità dei tempi di lavoro (gestiti in piena autonomia dai membri del team, anche in virtù dell’adozione già da diversi anni del lavoro da remoto); l’azienda promuove anche forme di comunicazione interna ed esterna inclusive; infine, l’impegno nel contrasto e nella prevenzione di abusi e molestie.
Blum, la crescita e gli obiettivi
La nuova certificazione è arrivata a cavallo tra il 2024 e il 2025, gettando idealmente un ponte verso il futuro dell’azienda. Blum ha concluso il 2024 con un fatturato di 1,7 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente e con un ulteriore avanzamento nel mercato delle pmi innovative. La società conta su un team di oltre 20 persone, tra dipendenti e collaboratori, che lavorano totalmente da remoto in tutta Italia, facendo riferimento alle sedi di Bolzano, Padova, Milano e Bari. Blum è presente anche negli Stati Uniti con una società controllata che supporta attori italiani dell’ecosistema dell’innovazione – pmi, grandi imprese, enti di ricerca e piattaforme territoriali e settoriali di innovazione – nella loro espansione oltreoceano.
«Il 2024 ha posto le basi per un ambizioso piano di crescita – prosegue Barbieri – che consoliderà il nostro posizionamento nel panorama nazionale del technology transfer come facilitatori di un modello di innovazione estremamente concreto. Le imprese del nostro Paese stanno dimostrando che l’innovazione tecnologica non è un qualcosa di lontano dalla vita di tutti i giorni, ma serve a migliorarla, con soluzioni tangibili che vanno valorizzate con una comunicazione efficace». Tra le nuove direttrici di sviluppo consolidatesi nel 2024, oltre all’accresciuta penetrazione nel segmento pmi innovative, c’è il supporto al settore space tech con accordi chiusi con diverse aziende e istituzioni. Nei prossimi mesi il team di Blum sarà impegnato in questo senso anche negli Stati Uniti, alla Satellite Conference di Washington D.C. e allo Space Symposium in Colorado.
Le community: City Vision e GoodJob!
All’attività di consulenza, che rappresenta il core business aziendale, Blum affianca la creazione di community capaci di connettere imprese, professionisti, ricercatori, innovatori e organizzazioni pubbliche e private in tutta Italia. City Vision, piattaforma dedicata alla trasformazione intelligente dei territori, crea sinergie tra amministrazioni locali e imprese innovative, dalle grandi corporate alle startup. Una comunità di oltre 5000 stakeholder che si incontra ogni anno agli Stati generali delle città intelligenti, in programma quest’anno a Padova il 20 e 21 ottobre, e nelle tappe del roadshow che tocca numerose città in tutta Italia. A dirigere il progetto è Domenico Lanzilotta, founding partner di Blum.
Non solo città intelligenti, ma anche il grande tema del lavoro: GoodJob! è la community che connette imprese, professionisti, talenti, territori e mondo accademico con l’obiettivo di promuovere un dialogo aperto sul futuro del lavoro. Un progetto, coordinato da Francesca Ponzecchi, founding partner di Blum, partito a fine 2023 per creare connessioni di valore e far luce su buone pratiche e modelli da seguire per orientarsi nel nuovo mondo del lavoro, coinvolgendo stakeholder nazionali e internazionali del settore HR. Nel 2025 la community si confronterà sui grandi temi delle competenze per il nuovo mercato del lavoro, lo skill gap e il ricambio generazionale, la people culture e il corporate wellbeing, la diversity & inclusion, in tavoli di lavoro territoriali – si parte da Milano il 21 marzo per proseguire a Roma, Napoli e Bari – eventi divulgativi e approfondimenti redazionali su goodjob.vision.
Blum è una società di consulenza specializzata nel comunicare l’innovazione. Supporta aziende, enti di ricerca ed ecosistemi innovativi nella definizione delle proprie strategie di comunicazione corporate e nelle pubbliche relazioni, creando sinergie tra gli attori – pubblici e privati – del panorama italiano del technology transfer. Dal 2024 società benefit, è attiva in tutta Italia con quattro snodi operativi, Bolzano, Padova, Milano e Bari, e negli Stati Uniti con una società controllata con sede a Miami, che supporta l’espansione oltreoceano delle imprese innovative italiane.
Nell’immagine in apertura i soci fondatori di Blum. Da sinistra: Francesca Ponzecchi, Luca Barbieri, Domenico Lanzilotta