
Bolzano: i dieci anni del sindaco Caramaschi. Un bilancio puntuale
Renzo Caramaschi ha amministrato la città per dieci anni. In occasione della vittoria elettorale del 2015 dichiarò che la priorità era “recuperare risorse per abbassare le tasse“.
Cinque anni più tardi si è presentato per la rielezione con una propria lista civica di sostegno che ha perseguito la stessa linea: “La crescita di una città deve trovare i presupposti nei grandi investimenti infrastrutturali. REALIZZARE deve essere lo spirito pragmatico con cui affrontare l’amministrazione dei prossimi 5 anni. Sosteniamo il SINDACO DEL FARE”.
Nelle prossime righe, quindi, si valuterà quanto realizzato dall’Amministrazione Caramaschi, senza valutazioni politiche e limitando l’analisi a quanto dichiarato e a quanto realizzato.
Le realizzazioni più importanti
Areale
In occasione della campagna elettorale di cinque anni fa, il sindaco decise di presentare il programma della sua amministrazione “al di fuori da ogni schema politico” in diversi punti della città. Come si può ancora leggere dal profilo Facebook della Lista Caramaschi: “Partenza dalla terrazza di Markas ai Piani di Bolzano, ottimo punto di osservazione per parlare del progetto dell’Areale, pedina fondamentale per lo sviluppo futuro della città e delle sue infrastrutture”.
A cinque anni di distanza, il progetto dell’Areale ferroviario è praticamente fermo e non si conoscono tempistiche certe di realizzazione.. Nel luglio 2023, è stato deciso di affidare esclusivamente a RFI la realizzazione della nuova stazione ferroviaria, un netto cambio di rotta rispetto a quanto inizialmente prospettato, cioè una gestione più ampia con partnership pubblico-private (PPP). A ottobre scorso, Il consigliere provinciale dei Verdi Zeno Oberkofler ha interrogato la Giunta sullo stato dei lavori del progetto. A dicembre 2024 è arrivata la risposta dell’Assessore provinciale competente (Alfreider): “Nei prossimi mesi verranno rielaborati i documenti contrattuali. Nel 2025 verrà avviata la progettazione delle infrastrutture alla mobilità. La tempistica per la realizzazione verrà definita in fase progettuale”.
In sintesi, non è nemmeno stata avviata la progettazione.
Lo sviluppo sostenibile
La seconda tappa della presentazione del programma si è svolta presso la Alla CLA, cooperativa sociale che opera nel settore cartotecnico e serigrafico Nell’occasione: “si è sottolineato poi come lo sviluppo economico oggi possa essere pensato solo in un’ottica sostenibile e solidale che garantisca il massimo della produzione e di consumi compatibili con gli equilibri ecologici e con forme di supporto all’occupazione a garanzia del diritto al lavoro”.
Concetti troppo vaghi per sottoporli a verifica, ma, solo per fare un esempio, la concentrazione di quattro grandi supermercati in un solo chilometro di viale Druso (MD, Mpreis, Aldi e Eurospar) non sembra “compatibile con gli equilibri ecologici” di uno sviluppo sostenibile.
Le infrastrutture stradali
“Terza tappa in via Grandi nel futuro punto di collegamento del nuovo Tunnel di via Roma dove è stato presentato il piano delle opere stradali, delle opere di ammodernamento e infrastrutturazione della città con gli interventi su via Einstein e la Galleria Montetondo, con il potenziamento del trasporto urbano ed extraurbano in prosecuzione con il lavoro avviato nella corrente consiliatura, con il rafforzamento della rete ciclabile e la realizzazione di nuovi parcheggi”. Queste le parole del 2020 e questi i fatti di oggi. La cronologia dei lavori è stata presentata a ottobre scorso:
Secondo lotto via Buozzi-Einstein (28 milioni) inizio 2027.
Galleria Monte Tondo: aggiudicata la progettazione (4,5 milioni) con definizione dei tre tracciati di innesto sulla ss12 alla fine di quest’anno; appalto e lavori nel 2028 (costo finale 115 milioni, tutti dalla Provincia) e conclusione dopo sei anni.
Potenziamento di via Innsbruck e sottopasso via Roma-via Grandi: espropri l’anno prossimo e lavori nel 2026, con avvio di quelli conclusivi sull’asse di via Pacinotti-Galilei nel 2029; spesa per il sottopasso, 72 milioni.
Raddoppio della galleria stradale del Virgolo: gara progettazione entro quest’anno, appalto nel 2028, spesa ipotizzata: 30 milioni.
Il giudizio ai lettori
Il futuro polo della mobilità sostenibile
“Siamo partiti da PIAZZA VERDI – si legge nella pagina Fb della Lista Caramaschi – per parlare del futuro polo di mobilità sostenibile, fatto in accordo con la STA (società della Provincia) per creare un punto dove i turisti potranno comodamente lasciare i loro bagagli, prendere una e-bike e visitare la nostra splendida città e Provincia”.
Al momento non si hanno notizie della stazione ebike, il deposito bagagli si trova in stazione gestito da una società privata, mentre il progetto bikesharing è stato così sintetizzato dall’Assessore comunale Fattor: “Oggettivamente l’attività non ha mai preso piede. I costi superano gli incassi. Così com’è strutturata, l’attività ha poco senso”.
Per quel che riguarda il tanto atteso parcheggio per le bici in stazione, siamo ai sopralluoghi: “ il 17 marzo 2025 è stato effettuato un sopralluogo per la realizzazione della Bolzano Bike station Garibaldi”, sito per l’appunto in via Garibaldi, accanto alla stazione dei treni di Bolzano. L’obiettivo del Dipartimento Mobilità della Provincia è quello di creare un parcheggio per biciclette sicuro e che consenta accesso diretto alla stazione ferroviaria di Bolzano”.
Il tema della sicurezza è stato affrontato, infine, al Parco della Stazione. Un tema su cui il dibattito è caldissimo e su cui ogni lettore può farsi la propria idea, ricordando che i poteri del sindaco in materia sono molto ristretti.
Il programma 2020 di Caramaschi prevedeva inoltre la realizzazione delle seguenti opere, ai tempi “in progettazione”:
La seconda pista da ghiaccio per allenamenti al Palaonda
La nuova piscina nella zona sportiva di Maso della Pieve
La riqualificazione energetica del Palasport
Il risanamento della vecchia discarica di Castel Firmiano
Questa la cronologia dei lavori per la seconda pista di ghiaccio presentata dal Comune di Bolzano a gennaio 2025
Questa la cronologia dei lavori per la nuova piscina presentata dal Comune di Bolzano a gennaio 2025
Non abbiamo reperito notizie sulla riqualificazione energetica del Palasport, mentre è stata realizzato il risanamento della vecchia discarica di Castel Firmiano.
Il Waltherpark
In parziale controtendenza, invece, la realizzazione del Waltherpark, che nonostante i problemi con la falda, con le bombe della seconda guerra mondiale da disinnescare, dovrebbe essere inaugurato nella seconda metà del 2025. Un progetto, ha recentemente dichiarato il sindaco Caramaschi: “che io non ho deciso, ma ho dovuto gestire, ha portato 100 milioni di euro nelle casse comunali; inoltre è servita a risanare quella parte di città. Solo un appunto per quanto riguarda la cubatura: eccessiva”.
Una prevedibile presa di distanza da un progetto che ha visto prima fallire e poi incarcerare chi lo aveva pensato e finanziato (Renè Benko) mentre chi lo ha gestito a livello locale, Peter Hager, si è dovuto “accontentare” degli arresti domiciliari:
Per comprendere come i lavori del Waltherpark siano riusciti ad arrivare verso la conclusione, è sufficiente leggere gli atti dell’inchiesta della Procura Antimafia di Trento.
Quasi tutti i progetti presentati hanno ovviamente come partner fondamentale la Provincia, ma non si può dimenticare che il Museo Civico è chiuso e non si sa quando riaprirà, che i lavori del polo bibliotecario non sono mai stati avviati (forse partiranno la prossima estate) e che per il nuovo carcere siamo al punto di partenza. Meritano un passaggio anche due operazioni che riguardano Europa-Novacella: la riqualificazione di Piazza Matteotti e il cosiddetto progetto “Sobo”.
Piazza Matteotti
Sulla riqualificazione di Piazza Matteotti (e non solo) ci siamo già dilungati, ci limitiamo a pubblicare una foto scattata lo scorso 22 marzo. Anche in questo caso giudichino i lettori.
Il progetto Sobo
Il progetto di “urbanistica tattica” soprannominato “Sobo”, fortemente voluto dall’assessore comunale Stefano Fattor” che prevedeva di dipingere artisticamente i marciapiedi di via Rodi e via Dalmazia fino a Piazza Matteotti, non ha mai visto la luce. Rimandato a data da destinarsi a causa dei lavori di teleriscaldamento.
In una recente intervista rilasciata all’Alto Adige, il sindaco Caramaschi ha dichiarato che il suo successore dovrà “dotarsi di un paio di forbici robuste, perché – grazie al lavoro fatto in questi anni – avrà da inaugurare una serie di opere. Quello che io non sono riuscito a fare”. Una sintesi perfetta se non fosse saltato un “non”.
Grazie al lavoro NON fatto in questi anni, avrà da inaugurare….
Massimiliano Boschi