Bolzano, il 40% dell'attività del Comune influenzata dal Covid
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, l’amministrazione comunale di Bolzano si è vista impegnata in circa il 40% delle sua attività nell’azione di supporto per contenere gli effetti ed i problemi derivati dalla diffusione del Covid 19. A riferirlo è stato il sindaco Renzo Caramaschi. “Abbiamo attivato ad oggi quasi 500 postazioni di telelavoro per il personale comunale. Lavoro sottolineo – ha detto il Sindaco – che ha garantito come prima se non più di prima, qualità nell’erogazione di vecchi e nuovi servizi. Nel 2020 a Bolzano, con il Covid anche un doppio turno elettorale, due disinneschi di bombe d’areo rinvenute in centro con evacuazione della popolazione, lo screening di massa dal 20 al 22 novembre. Di concerto e susseguenti alle ordinanze del Presidente Kompatscher da Sindaco ho emesso 36 ordinanze specifiche riferite al capoluogo. Per quanto riguarda il Consiglio comunale, malgrado le interruzioni, le sedute sono state 45, mentre le sedute di Giunta comunale sono state 128, con 842 delibere adottate. Rispetto agli anni precedenti è stato sostanzialmente mantenuto inalterato il ritmo degli atti amministrativi adottati”.
Il Sindaco ha quindi fornito i dati relativi ai contagi ed al numero di guariti nella Città di Bolzano. Come media giornaliera il picco di contagi nel capoluogo altoatesino è stato raggiunto a novembre con 166 contagi giornalieri, dato in calo dopo le vacanze di Natale sceso a 102 ed ora, tra gennaio e febbraio, in oscillazione tra 60 ed 80 nuovi contagi giornalieri Quello che conforta è però il numero dei guariti che è superiore a quello dei contagiati. Purtroppo le vaccinazioni stanno andando a rilento per i problemi di fornitura. Sottolineo inoltre che a Bolzano la popolazione anziana over 80 è di 8.615 persone (8% del totale) a fronte di un dato provinciale del 6,2% che scende al 5,8% se non si considera il capoluogo. La vaccinazione degli ultra ottantenni si concluderà presumibilimente nella terza-quarta settimana di marzo, poi si procederà con le altre fasce di popolazione”.
L’Assessore alle Politiche Sociali Juri Andriollo ha sottolineato come quello passato sia stato un anno davvero molto complicato, nel corso del quale tutti hanno dovuto rivedere i propri modelli e stili di vita. “Nello specifico per le politiche sociali abbiamo dovuto rivedere in blocco ed in tempi strettissimi, interi servizi che andavano avanti nella loro forma origniaria da anni La risposta della Città di Bolzano – ha detto Andriollo – è stata connotata da grande efficienza ed efficacia. Abbiamo tenuto insieme il tessuto sociale e difeso e aiutato tutte le persone in difficoltà. Tendenzialmente nessuno è rimasto indietro. Abbiamo messo in piedi, con l’aiuto del terzo settore, la distribuzione di generi alimentari, così come l’assistenza anche ai senza tetto. Abbiamo garantito a tutti la spesa a domicilio e a far funzionare tutti i servizi che c’erano prima del Covid. La pandemia non ha travolto o annullato i servizi in essere. Abbiamo raggiunto, in termini di buoni spesa, 1.545 famiglie che corrispondono a circa 4.300 persone. Consegnata la spesa a domicilio a 197 utenti. Nell’ultimo anno, per quanto riguarda il contributo al canone di locazione, l’incremento delle richieste è stato del 15%. Il reddito minimo di inserimento ha visto un incremento delle domande a Bolzano, una tra le città più ricche dell’intero Paese, del 168%. Sulla distribuzione dei pacchi spesa, abbiamo raggiunto circa 5.000 persone, grazie anche ad un contributo straordinario del Comune di 350.000 Euro andato a sommarsi ai fondi statali (2 tranche da 568.000 Euro)”.