Bolzano (e Benko) su Internazionale
La rivista Internazionale si occupa di Bolzano. E lo fa con un pezzo su una delle scelte che la Provincia sarà a breve chiamata a fare: la nuova sede museale per Ötzi, l’uomo del Similuan, la mummia che attrae ogni anno circa trecentomila visitatori in città. Sul piatto più offerte: c’è chi vorrebbe ingrandire lo spazio – ormai inadeguato – restando però nella zona dell’attuale museo e c’è René Benko, il magnate austriaco, con la sua proposta di un museo ad hoc sul Virgolo. Un’idea che divide il mondo della politica e della città. Se i commercianti alzano già un grido d’allarme, con il rischio di perdere turisti in centro storico, molti residenti non vedrebbero male uno sgravio di traffico nella zona.
Ed è così che il giornalista Gerhard Mumelter ripercorre su Internazionale non solo la storia del museo, ma anche (e soprattutto) quella di Benko, protagonista di molti progetti in città.
C’è abbastanza materiale per polemiche e dibattiti accesi. Lo stesso Benko, nato 42 anni fa a Innsbruck, è un personaggio molto discusso. È uno degli uomini più ricchi in Austria, ha acquistato la maggioranza dei due quotidiani popolari del paese – Krone e Kurier – e di recente ha fuso le due maggiori catene di grandi magazzini in Germania, creando un’unica azienda che impiega 32mila lavoratori.
Inoltre, a Bolzano, tra il duomo gotico e la stazione, in queste settimane cominciano i lavori per costruire un intero quartiere, e dietro l’opera c’è sempre lui, Benko. Il complesso WaltherPark – progettato dall’architetto britannico David Chipperfield – comprende un centro commerciale, un albergo, 150 appartamenti, uffici e 850 parcheggi.
Un articolo che mette al centro Bolzano e il suo sviluppo. Lasciando traccia di come il processo sia tutt’altro che lineare, ma colmo di divisioni e polemiche. Nella narrazione, Benko appare infermabile.
Uno degli oppositori più tenaci del milionario austriaco è l’imprenditore Michl Ebner. Proprietario dei quotidiani Dolomiten e Alto Adige, nonché presidente della camera di commercio, ha offerto tremila metri quadrati vicini a dove si trova il museo archeologico per trasferirvi gli uffici e l’archivio. Ma fermare uno come Benko sembra una pia illusione.
Ed il titolo non lascia spazio a tanta fantasia: «Chi vuole mettere le mani su Bolzano». Messa così, il capoluogo altoatesino sembra essere terra di conquista. La speranza è che la realtà sia diversa.