La moda come strumento per avvicinare i gruppi linguistici altoatesini: ecco le borse inclusive
Avvicinare e unire i tre gruppi linguistici dell’Alto Adige, valorizzandone le differenze culturali, attraverso un linguaggio comune e aperto a tutti: quello della moda. O meglio, attraverso le cosiddette “tote-bag”, delle borse di stoffa divenute ormai una vera e propria tendenza senza stagione e protagoniste incontrastate del quotidiano di molte persone. A farsi portavoce di questa nobile missione è “Griaßdi” – “ciao”, in dialetto tedesco – un nuovo brand ideato e sviluppato a Bolzano proprio da tre bolzanini, Giacomo Raimondi, Francesco Pasqualin e Giulia Caivano, che punta a salvaguardare e condividere l’identità altoatesina nel mondo. Questo già a partire dal logo del marchio, che gioca sull’iconica scharfes S, ponendola dritta e speculare, e riprendendo un font tipico della tipografia tedesca, lo stile storico germanico regionale e le forme geometriche semplificate del Bauhaus.
I MODI DI DIRE STAMPATI SULLE BORSE – La particolarità delle tote-bag presentate da Griaßdi è quella che sopra ogni borsa è stampato un modo di dire tipico di una delle tre lingue del territorio altoatesino. Parole, termini e proverbi che vengono utilizzati e tramandate nel tempo dalle persone italiane, tedesche e ladine, come “Ben Bello”, “Zum Wohl”, “Volle Geil” o “Oachkatzlschwoaf”. L’idea prende spunto da alcuni dati diffusi dall’Unesco Atlas of the World’s Languages in Danger secondo cui sono moltissime le lingue a serio rischio di estinzione, e di queste oltre un centinaio vengono parlate all’interno dell’Unione Europea. Sempre in base a questi studi, l’Italia è uno dei Paesi al mondo con il maggior numero di varietà di dialetti. Un tema particolarmente attuale e al centro di numerosi dibatti, soprattutto in Alto Adige, dove sono sempre di più le famiglie altoatesine mistilingue.
“Cerchiamo di rappresentare la nostra generazione figlia di una terra mistilingue, oltre ogni differenza sociale o culturale. Il mezzo che abbiamo identificato è ciò che di più abbiamo in comune abbiamo, ovvero la lingua. Crediamo sia il modo migliore per connettere la creatività e i creativi, sotto tutti i punti di vista e sotto tutte le forme, stimolando l’interconnessione tra le persone”, spiega Raimondi. È così che un accessorio semplice e dall’uso quotidiano come una borsa può diventare un vero e proprio veicolo di condivisione di un messaggio dedicato a tutti i cittadini altoatesini. Uno strumento per non far morire la nostra lingua tenendola viva. Le borse, utilizzabili tutti i giorni, sono state prodotte di diverso colore (ispirati a quelli del territorio altoatesino) e sono pensate per essere sfoggiate in qualsiasi occasione: dal pomeriggio in città, alla giornata di lavoro o in università.
“Siamo partiti da una selezione di alcune frasi tipiche, che fungono da catalizzatore, perché́ consolidate nei gruppi linguistici, sia nella cultura degli adulti che nella quotidianità delle nuove generazioni. Attraverso le sfaccettature dei modi di dire allegri e ironici, tutte le persone si identificano in queste espressioni, creando una visione e un’identità condivisa oltre ogni ceto sociale o appartenenza linguistica. Un melting pot eterogeneo, che varia dall’imprenditore allo skater, dallo studente al politico”, conclude Pasqualin.
LO STAND AL MERCATINO DI NATALE – Le borse sono acquistabili presso lo stand dedicato dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano al Mercatino di Natale del capoluogo fino al 6 gennaio 2022. oggi il prodotto sta riscuotendo un ottimo interessamento da parte del pubblico, sia locale che turistico. Il brand, inoltre, è presente anche sul canale social Instagram al tag @griassdisouthtyrol.
Al.G