Boulderball: la parete di arrampicata più piccola del mondo nata in Val Sarentino

In un piccolo paese dell’Alto Adige, nella Val Sarentino, un’idea ispirata dalla passione per l’arrampicata ha preso vita in modo sorprendente e creativo. Dieter Kofler, insieme a suo cugino Joachin Ganthaler, ha trasformato un sogno in realtà creando la Boulderball, un gioco innovativo che combina abilità fisiche e mentali. Progettato per gli appassionati di arrampicata, ma anche per un pubblico più ampio di ragazzi e adulti, offre la possibilità di affinare i sensi, sfidare la mente, allenare coordinazione, concentrazione e abilità di problem solving. Per capire meglio di che cosa si tratta e scoprire lo sviluppo della parete di arrampicata più piccola del mondo abbiamo chiesto a Dieter Kofler, l’inventore di Boulderball.

Come è nata l’idea della Boulderball e come si è sviluppata fino a diventare il prodotto finale che oggi conosciamo?

L’idea è nata nel 2018 dalla mia passione per l’arrampicata. Volevo creare un gioco che potesse replicare l’esperienza dell’arrampicata in un modo nuovo e creativo. Ho esposto questo progetto a mio cugino Joachin, che subito ha proposto di utilizzare un oggetto rotondo per simulare le vie di arrampicata. Non avevamo molte risorse, quindi abbiamo iniziato con il legno. Un nostro amico artigiano ha realizzato una palla di legno con i buchi per le dita, e così è nata la prima Boulderball. Con gli anni poi l’abbiamo perfezionata e migliorata fino ad arrivare al prodotto che nel 2022 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento European Product Design Award.

Come funziona?

La palla viene fornita in pezzi separati e richiede un assemblaggio simile a un puzzle 3D prima di poter iniziare a giocare. Si possono utilizzare solamente tre dita per completare tutti i percorsi, i quali sono rappresentati nelle mappe con diversi gradi di difficoltà, ispirati a famose montagne. Se si vuole è possibile anche creare le proprie sfide dando vita a vie differenti. La Boulderball vuole così oltre che a garantire il divertimento, anche sviluppare concentrazione, destrezza, coordinazione, resistenza, creatività e ridurre lo stress, offrendo una distrazione dalla routine frenetica quotidiana.

Dove viene prodotta? È un prodotto sostenibile?

La Boulderball viene prodotta a Tione, in Provincia di Trento. Tutti i materiali utilizzati sono italiani, certificati EN71 e ASTM F963 (Sicurezza dei giocattoli) e completamente riciclabili.

 In quali paesi vendete maggiormente?

Vendiamo principalmente in Europa: Italia, Austria, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito. Nelle ultime settimane però, abbiamo allargato il raggio ricevendo ordini anche dal Giappone e dagli Stati Uniti.

Un risultato frutto anche della vostra partecipazione alla trasmissione “La fossa dei leoni” a caccia di investitori della rete tedesca VOX. Che esperienza è stata?

È stato incredibile, ma anche molto intenso e impegnativo. Quando ci siamo iscritti non pensavamo di venire selezionati, soprattutto perché sappiamo che i criteri e le aspettative sono molto alte. Quando ci hanno chiamato è stata una sorpresa e da lì è iniziata tutta una fase di studio e preparazione. Il 13 maggio siamo andati in onda: un’emozione unica. La sera stessa abbiamo avuto oltre 10.000 visitatori sul nostro sito e nei giorni successivi le vendite sono aumentate di 20 volte. Ancora oggi vendiamo il doppio rispetto a prima della trasmissione.

“La fossa dei leoni” a caccia di investitori. Foto di Bernd-Michael Maurer.

Quali sono gli sviluppi futuri di Boulderball?

Nel 2024 lanceremo un nuovo prodotto, il Team Climb, ovvero un gioco di gruppo. Le regole rimangono le stesse, ma ogni partecipante dovrà utilizzare un solo dito per risolvere il percorso. Si tratta dunque di un gioco di cooperazione che promuove il team building e la collaborazione. Inoltre, per il 2025 stiamo sviluppando una palla terapeutica, in collaborazione con esperti e fisioterapisti, destinata al settore medico per offrire un prodotto utile e mirato alle esigenze dei pazienti.

Immagine in apertura: Il team di Boulderball: Dieter Kofler,  Gertraud Lantschner, Joachin Ganthaler. Foto courtesy Boulderball.

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