Brennercom, nasce la newco pubblica per la banda larga
La giunta provinciale approva la scissione di Brennercom in favore di una nuova società di capitale ad azionariato pubblico. L’operazione prevede la scissione in Brennercom Spa del ramo d’azienda infrastruttura della telecomunicazione e la conseguente nascita di una seconda società, interamente pubblica, composta da Provincia (83%), Selfin (8,2%), Asm Bressanone (3,4%), Autostrada del Brennero (5,3%). Tale newco si occuperà dell’asset dell’intera rete e pertanto della promozione della banda larga.
Dopo numerosi incontri e una trattativa complessa, è stato trovato un compromesso che soddisfa le parti. «Abbiamo trovato un’intesa per scorporare dall’attività economica di un’impresa la rete della banda larga, un passo cruciale, perché significa garantire l’interesse pubblico dell’accesso a Internet sull’intero territorio, come previsto dall’Agenda digitale europea» ha detto il presidente Arno Kompatscher. Con l’infrastruttura acquisita – non solo i cavi ma anche tecnologia, hardware e personale – la nuova società pubblica diventa operativa e completa quindi il percorso di copertura in digitale di tutto l’Alto Adige in aggiunta ai mille chilometri di cavi della rete provinciale.
Brennercom pubblica parte con 19,76 milioni di euro
Sul piano economico, rispetto al primo progetto di scissione il valore di estromissione è stato liquidato con 3 milioni di euro in più. La congruità del rapporto di scambio è stata confermata anche dal giudizio positivo del perito incaricato. Il totale del patrimonio netto contabile della nuova società è quindi di 19,76 milioni di euro, ripartiti in immobilizzazioni immateriali (contratti, licenze), materiali (i 4 piani della sede a Bolzano sud) e le disponibilità liquide di 7,5 milioni. «A conti fatti, in tutti questi anni la partecipazione pubblica in Brennercom ha registrato utili con un rendita netta di capitale pari a quasi il 5%» ha ricordato Kompatscher.
Domani mercoledì 28 settembre l’assemblea dei soci di Brennercom sarà chiamata a ratificare il progetto di scissione, con contestuale costituzione della nuova società pubblica. La conclusione di questo iter procedurale corrisponde esattamente ai piani di dismissione delle partecipazioni pubbliche deliberati dalla Giunta provinciale già nel 2014 con l’obiettivo della copertura del territorio provinciale con la banda larga e del collegamento capillare di Comuni, imprese e cittadini alla rete della fibra ottica.