In servizio i nuovi bus eCitaro fuel cell a idrogeno

Mobilità. Sono entrati in servizio di linea sulle linee 131 e 201  i nuovi 0 mezzi di 18 metri di ultima generazione eCitaro fuel cell. Questi mezzi integrano un sistema a celle a combustibile alimentate a idrogeno che estende l’autonomia del motore elettrico, garantendo prestazioni eccellenti anche su lunghe distanze.
eCitaro fuel cell si basa su un sistema di trazione elettrica a batteria, con batterie NMC 3 ad alte prestazioni, mentre la cella a combustibile con una potenza di 60 kW funge da generatore di idrogeno per estendere l’autonomia. A differenza di un veicolo a solo idrogeno, la cella a combustibile di eCitaro è anche significativamente migliore nell’immagazzinare l’energia recuperata in frenata. Grazie alla favorevole distribuzione del peso delle batterie e delle celle a combustibile, questa tecnologia consente un’elevata capacità di trasporto passeggeri. Grazie alla ampia autonomia, non è prevista la possibilità di ricaricare il veicolo durante il tragitto. La ricarica viene sempre effettuata con una spina presso il deposito.
“Il prototipo di questo bus è stato testato nel 2023 sulle strade della nostra provincia,” dichiara l’assessore alla Mobilità, Daniel Alfreider, “e afferma il ruolo della nostra società in house Sasa come apripista per la messa in servizio di mezzi di ultima generazione”.
“La messa in servizio di questi autobus a 18 metri – Sasa ne ha acquistati 9 – è un traguardo significativo, in quanto questa tecnologia ci permetterà di servire anche linee extraurbane con una topografia più sfidante e mezzi a zero emissioni”, ha dichiarato la presidente di Sasa SpA Astrid Kofler.
“La nostra flotta conta ora circa quaranta vetture ad emissioni zero. La nuova tecnologia richiede anche una formazione continua. Solo con competenze solide ed in continuo aggiornamento possiamo garantire che questi nuovi veicoli siano utilizzati al massimo delle loro potenzialità, offrendo un servizio sicuro e affidabile”, così il direttore generale di Sasa SpA, Ruggero Rossi de Mio.

Immagine di apertura: (c) Foto: USP/Elisabeth Stampfer

 

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