Bus elettrico, test superato. Il primo del genere in Italia, saranno 12 in Alto Adige
Solaris Urbino 12 hydrogen, questo il nome del nuovo bus elettrico, a idrogeno e batterie, a zero emissioni, destinato al trasporto pubblico locale. Lungo 12 metri per una larghezza di 2,55 metri, e dotato di 29 posti a sedere, ha una capienza passeggeri complessiva di 87 persone e un’autonomia di percorrenza di 350 chilometri.
Il bus, che è il primo di una flotta di 12 che la Provincia acquista ed anche il primo del genere in Italia, è stato testato il 29 agosto, presso il distributore di idrogeno al centro H2 a Bolzano sud, dall’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider e dai vertici di SASA, Francesco Morandi, presidente, e Petra Piffer, direttrice, nonché da Dieter Theiner, presidente del Centro H2, e da Gabriela Kerschbaumer, direttore del dipartimento mobilità. I nuovi bus elettrici, che saranno gestiti da SASA, dovrebbero entrare in servizio alla fine del 2020. Per altri 18 bus sarà bandita una gara con consegna prevista anche per fine 2020. L’investimento del dipartimento mobilità della Provincia per l’acquisto dei nuovi mezzi ad emissioni zero ha ottenuto il cofinanziamento europeo del 30% tramite il progetto JIVE. L’automezzo è dotato di due motori elettrici, uno con potenza nominale di 60 kW e l’altro di 125 kW. La potenza della cella a combustibile è di 60 kW, la capacità del serbatoio dell’idrogeno è di 36,8 chilogrammi e la potenza della batteria è di 125 kW.
«Solo un sistema di trasporto pubblico locale funzionante costituisce una valida alternativa al traffico privato. La Provincia di Bolzano partecipa a molteplici progetti europei di successo interconnessi che puntano sulla mobilità del futuro con mezzi silenziosi e puliti», ha affermato l’assessore Alfreider sottolineando che in tal modo l’Alto Adige è parte della rete europea di partner molto attivi in questo ambito.
«La mobilità è uno dei grandi consumatori di energia e con questa nuova tecnologia possiamo usare energia pulita», ha posto in evidenza Alfreider aggiungendo: “Vogliamo investire in modo massiccio in questa tecnologia e intendiamo collaborare anche oltre i confini provinciali, sia a livello nazionale che internazionale, fornendo il nostro know how, dando un contributo significativo ad esempio per il Corridoio del Brennero, corridoio green“. L’obiettivo perseguito nel trasporto pubblico locale è di “abbattere di quasi la metà la vita dei mezzi in circolazione”, così l’assessore.
I nuovi bus potranno fare rifornimento sia a Bolzano che a Merano; infatti, nell’ambito del progetto europeo LIFE alps presso il deposito bus di Merano sarà predisposto un distributore ad idrogeno dotato di punti di rifornimento rapido. In tal modo passo dopo passo non solo Bolzano, ma anche il resto del territorio provinciale saranno più liberi da emissioni e così più vivibili.
“In qualità di società in house il nostro obiettivo è un trasporto pubblico locale efficiente e il più possibile sostenibile a Bolzano, Merano e Laives”, ha affermato il presidente della SASA Francesco Morandi. “Benché i costi d’acquisto siano ancora troppo elevati, i bus ad emissioni zero costituiscono un investimento nella salute dei concittadini ed ogni euro investito nella salute pubblica è ben investito. Per tale ragione per noi di SASA è importante puntare assieme alla Giunta provinciale su forme sostenibili di trazione dei mezzi pubblici”, ha aggiunto Morandi.
“I nuovi bus vanno ad integrare perfettamente la nostra flotta di mezzi a emissioni zero” afferma Petra Piffer, direttrice di Sasa facendo presenti le esperienze estremamente positive raccolte con i primi e-bus in dotazione. “Contiamo di impiegare in modo capillare i 12 nuovi mezzi a emissioni zero, al fine di mettere a disposizione dei cittadini un trasporto pubblico dotato di mezzi moderni e puliti”, così Piffer.