Un calice inciso al laser per esaltare il perlage
Il calice hi-tech a forma di tulipano made in Trentino – ideale per esaltare i vini con bollicine – si avvicina ai 100 mila pezzi venduti. Già presente in gran parte dei più noti ristoranti italiani, acquistato in Svezia, Germania, Svizzera e Spagna, ora è stato scelto per brindare al Natale 2015 anche negli attici più cari al mondo di Torre Odéon, il nuovo e più alto grattacielo del Principato di Monaco.
Il nuovo bicchiere studiato per esaltare l’effetto perlage di vini e spumanti è una creazione di Luca Bini della Casa del Vino di Isera, realtà che rappresenta 33 aziende vitivinicole locali, e dal designer Mattia Tamanini, nell’ambito dei percorsi su design e sviluppo prodotto promossi da Trentino Sviluppo.
«Come prima cosa – racconta Mattia Tamanini – è stato fondamentale studiare una forma che potesse far sprigionare al vino tutte le qualità del perlage nel rispetto di ognuna di esse, senza la predominazione di una sulle altre. La forma definitiva, che è stata l’evoluzione di una lunga serie di prototipi, ha tre caratteristiche definite in modo rigoroso: la larghezza della pancia, l’altezza del corpo e l’ampiezza della bocca».
Le misure del calice consentono ai profumi e agli aromi del vino di sprigionarsi senza disperdersi immediatamente. Tuttavia la vera rivoluzione è nella base piana della coppa che permette di godere del processo continuo di liberazione di anidride carbonica dal fondo del calice alla superficie, ma soprattutto nella tecnologia che permette la valorizzazione del perlage. Impiegando un raggio laser, Bini e Tamanini hanno applicato sul fondo del calice sette piccole incisioni (foto): sei sono poste su una circonferenza, una è posizionata nel centro del cerchio. Le imperfezioni stimolano il perlage che continua a formarsi per decine di minuti.