Cantina San Michele Appiano, due milioni di bottiglie vendute e fatturato in crescita
Nonostante un 2020 impegnativo, caratterizzato da calo di fatturato e crollo delle prenotazioni import ed export a causa della pandemia, la Cantina San Michele Appiano viene ripagata dagli sforzi compiuti chiudendo il 2021 con una notevole serie di traguardi. Primo tra tutti, il fatturato in crescita del 13%; il marchio St. Michael-Eppan, infatti, emerge nella scena nazionale e non del vino, con oltre 2 milioni di bottiglie vendute in un rapporto di 70/30 tra Italia ed estero. Più precisamente, sono oltre 40 i Paesi stranieri che hanno acquistato i prodotti della Cantina, tra cui anche il Regno Unito. Differenti sono però le preferenze dei vari consumatori: se lungo la penisola si prediligono Gewürztraminer, Sauvignon e Pinot Nero, al di fuori la richiesta 2021 si è concentrata su Pinot Grigio e Pinot Nero.
In seguito all’analisi di questi dati estremamente positivi, la Cantina San Michele Appiano ha fissato l’obiettivo principale del 2022, guardando al futuro con fiducia ed ottimismo: raggiungere i 23,6 milioni di fatturato. Reso noto anche l’impegno ad innovarsi continuamente, con l’introduzione di tecnologie che mirano al miglioramento dei processi della vigna ma anche al coinvolgimento del pubblico; d’ora in poi non solo degustazioni ed acquisto dei prodotti, ma anche esperienze uniche quali tour virtuali della centenaria cantina altoatesina.
Con 320 soci viticoltori su 385 ettari di superficie di coltivazione, è una delle più grandi cantine sociali dell’Alto Adige e si muove verso nuovi traguardi, senza mai dimenticare lo scopo principale del proprio operato: il benessere delle persone, sia fisico che economico, ed il sostegno reciproco dei soci. Valori quali la solidarietà, la professionalità, la cura nei dettagli e l’attenzione alla qualità, sono ciò che consente al marchio San Michele Appiano di distinguersi ed accrescere la notorietà del territorio altoatesino.