CasaClima, anno positivo nonostante il calo delle certificazioni
Quando nel 2016 il settore dell’edilizia, dopo la dura crisi economica degli anni precedenti, ha ripreso quota, si è registrato un vero e proprio boom edilizio in Alto Adige. Anche Agenzia CasaClima anno dopo anno ha registrato cifre record e per il 2020 ci si aspettava addirittura di poter raggiungere, per la prima volta nella storia, il traguardo dei mille edifici certificati. L’anno scorso il coronavirus e l’isolamento hanno frenato bruscamente questa crescita, ma il bilancio annuale è comunque più positivo di quanto ci si potesse aspettare. Lo scorso anno, l’Agenzia ha certificato 796 nuovi edifici, che significa un 19% in meno rispetto al 2019. Ciononostante, i dati rilevano una tendenza positiva: sempre più altoatesini sono interessati alla sostenibilità in generale e all’edilizia sostenibile in particolare: oggi, un edificio nuovo su sette viene certificato CasaClima Nature. Questo protocollo, oltre alla certificazione standard, valuta anche i materiali utilizzati e il loro impatto sulle persone e sull’ambiente, il consumo d’acqua e la tematica dell’utilizzo della luce naturale, l’isolamento acustico e soprattutto la qualità degli ambienti interni, un aspetto diventato un tema centrale in tempi di Covid. Nel campo delle riqualificazioni, il -3,4% conferma la tendenza degli ultimi anni. Tuttavia, nei primi mesi del 2021 l’Agenzia ha registrato tassi di crescita fino al 14%, segno ineluttabile che questo ambito è in ripresa.
Ristrutturazione con il superbonus 110%
Questo incremento è frutto anche delle molte possibilità che il Superbonus 110% offre: per applicare al meglio tutte le opportunità nella nostra regione, CasaClima ha elaborato e messo a disposizione un pacchetto di consulenze e servizi affinché committenti e progettisti potessero trarre il meglio da questa opportunità tanto vantaggiosa, ma altrettanto complicata. Ad oggi, in Agenzia sono pervenuti 320 progetti per il Superbonus, di cui circa il 44% interessa case monofamiliari, mentre circa il 20% sono duplex e piccoli edifici multifamiliari con tre o quattro unità. I condomini di medie e grandi dimensioni rappresentano solo l’8%. Più della metà degli interventi riguardano l’isolamento dell’edificio e gli impianti. Circa il 36% delle domande interessa unicamente l’isolamento. C’è poi ancora un 7% di domande che hanno come oggetto la sostituzione degli impianti o la demolizione e ricostruzione dell’edificio.
Nuove iniziative e sigilli di sostenibilità
Nel corso dell’ultimo esercizio, l’Agenzia ha avviato anche numerose nuove iniziative. Pochi giorni fa, a Rio Pusteria, è stata premiata la prima “ScuolaClima” dell’Alto Adige, un’iniziativa volta a sensibilizzare ed entusiasmare gli studenti alla tutela del clima e dell’ambiente, confrontandosi in classe con le nozioni di base, ma anche con progetti concreti e possibilità pratiche di attuazione nella vita quotidiana. Giusto in tempo per la bella stagione, a inizio giugno a Senigallia è stata conferita anche la nuova certificazione di sostenibilità ClimaBeach. Un’altra novità è rappresentata dal nuovo sigillo del prodotto di qualità “pompe di calore”, che conferma la tendenza che sempre più committenti sono inclini a scegliere tecnologie ecologiche e sostenibili per il loro impianto di riscaldamento e raffreddamento.
In Italia, ci sono già oltre 50 comuni che partecipano al programma ComuneClima. Nel 2020 il Comune di Bolzano ha ottenuto la prima (e a oggi unica) certificazione ComuneClima Gold in Italia. Come supporto ai comuni, l’Agenzia ha istituito – in collaborazione con il GSE- al proprio interno uno sportello unico a supporto di tutte le questioni legate a questa tematica a livello nazionale.
“L’Agenzia ha ampliato costantemente il proprio campo d’azione e le proprie competenze e ha avviato una serie di iniziative che le hanno permesso di svolgere un ruolo sempre più centrale nell’attuazione degli obiettivi energetici e climatici del paese” l’Assessore Giuliano Vettorato ha così sottolineato il ruolo dell’Agenzia nella strategia KlimaLand.
Verso una maggiore internazionalizzazione
Negli ultimi anni, il contesto internazionale dell’Agenzia si è costantemente ampliato. Ad esempio, è un reparto dell’Agenzia che coordina il settore energetico della strategia europea per lo spazio alpino EUSALP, che ed è inoltre coinvolto anche in numerosi progetti di ricerca internazionali. Nel 2020 presso la Ryerson University di Toronto si è svolto il primo master CasaClima in lingua inglese. “L’inevitabile passaggio dalla formazione in presenza ai corsi online dovuto alla pandemia mondiale si è rivelato in realtà un colpo di fortuna per noi; sotto forma di una classica formazione frontale, questa collaborazione sarebbe stata molto più difficile da realizzare”, spiega a questo proposito Ulrich Santa. E conclude: “Ora stiamo lavorando in modo più intenso all’internazionalizzazione di CasaClima; le nostre linee guida e il nostro software sono già disponibili anche in inglese, l’interesse dall’estero per i nostri standard è in costante aumento.”
Nonostante le difficili condizioni generali diffuse, il fatturato complessivo dell’Agenzia ha sì subito un decremento, ma solo del 5% rispetto all’anno precedente. L’Agenzia per una piccola parte è coperta da un finanziamento istituzionale. Il bilancio annuale per il 2020 mostra un risultato equilibrato con un utile netto di poco meno di 48.000 euro.