Cassa di Risparmio di Bolzano, aumento di capitale ok: 204 milioni
Si è concluso l’aumento di capitale della Cassa di Risparmio di Bolzano, con un risultato di 204 milioni di euro di raccolta, superando così l’obiettivo di 202 milioni. L’operazione, varata il 27 ottobre per raggiungere i target di solidità patrimoniale indicati dalla Banca centrale europea, si è conclusa venerdì 11 dicembre. I valori di ratios patrimoniali raggiunti sono ora, comunica la banca, pari a «un livello di Cet1 di 11,20% ed un livello di Tier1 di 11,94% (contro un target dichiarato ad avvio dell’operazione rispettivamente pari al 11,17% ed 11,89%)».
La parte obbligazionaria (Additional Tier1) dedicata agli investitori istituzionali ha raggiunto i 45 milioni di euro. Gli investitori istituzionali hanno sottoscritto 40 milioni di capitale così distribuiti: Fondazione Cariplo 20 milioni, Eurovita Assicurazioni 10 milioni, ISA 3 milioni di euro, Tiroler Sparkassen 2 milioni di euro, Banca Sella Holding 1,7 milioni di euro, Sparkasse Offenburg/Ortenau 1 milione di euro, Fratelli Lunelli S.p.A. 0,8 milioni di euro, Kärntner Sparkasse 0,8 milioni di euro.
I piccoli azionisti investono 32 milioni
La Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano ha partecipato all’aumento sottoscrivendo complessivamente 178,2 milioni di euro. Dai piccoli azionisti è arrivato un contributo di 32 milioni di euro. Il numero dei piccoli azionisti ammonta ora a 26.300 contro i 23.900 di fine 2014.
Così commenta il presidente della Cassa di Risparmio di Bolzano Gerhard Brandstätter: «Siamo convinti che la Banca possa ora guardare al futuro con serenità e possa dedicarsi al raggiungimento degli obiettivi economici del piano quinquennale. L’aumento di capitale rinsalda il legame con la Fondazione ed il nostro territorio e ci ha permesso di far entrare nuovi investitori che saranno al nostro fianco per realizzare le sfide future».
Per l’amministratore delegato e direttore generale Nicola Calabrò «il risultato è il frutto di un meticoloso lavoro di preparazione con le autorità di vigilanza durato oltre cinque mesi per essere sicuri di poter lanciare un’operazione costruita con grande cura ed attenzione ai profili normativi».