Castel Rodegno, al via i lavori di ristrutturazione della parete sud
Nella sua lunga storia – che inizia nel 1150 – gli assedi, ma anche un grande incendio, hanno compromesso la stabilità di Castel Rodengo. Tuttavia, in passato è sempre stato possibile salvare il maniero medievale dalla decadenza definitiva. Ora però la fortezza è minacciata da un nuovo pericolo: come ha dimostrato un recente studio geotecnico, la parete sud denominata “Rosengarten” – formata dalla fillade quarzifera di Bressanone – risulta interessata da forti fenomeni di degrado. Numerosi cedimenti e fratture nella roccia testimoniano che il pericolo di un crollo cresce di anno in anno. Assicurato il finanziamento per quest’anno, ora i lavori a castel Rodengo possono partire sotto la direzione di Sandro Gius, direttore dell’Ufficio sistemazione bacini montani Est, Fabio De Polo e Otto Gruber rispettivamente direttore dei lavori e caposquadra dell’Agenzia per la protezione civile.
Gli interventi nel passato recente
Nel 2003 la Bacini montani era intervenuta per consolidare le mura del castello in un altro settore delle sue mura. L’intervento in procinto di essere realizzato prevede l’esecuzione di un’opera di consolidamento ed in particolar modo la realizzazione di tiranti e pali con lo scopo di ricompattare la roccia, riducendo in questo modo il pericolo di crollo su un ampio tratto perimetrale del castello. I costi ammontano a 180.000 euro.
Il castello: un monumento culturale importante
Castel Rodengo si trova all’entrata della Val Pusteria. Costruito intorno al 1150, è uno dei monumenti culturali più importanti dell’Alto Adige perché ospita tra le sue mura numerosi tesori d’arte: nel 1974, ad esempio, grazie all’aiuto dell’Ufficio per la tutela dei beni culturali di Bolzano, furono scoperti i famosi affreschi di Iwein, che risultarono essere i più antichi dipinti murali profani del mondo di lingua tedesca. Ma anche la sala per matrimoni, recentemente rinnovata, attira molti visitatori. Più recentemente, è stato scoperto un ulteriore gioiello: nel 2019 sono stati completati i lavori per scoprire l’antica cappella romanica del primo quarto del XIII secolo.