Censis, Unibz prima fra i piccoli atenei non statali
Per il quarto anno consecutivo, la Libera Università di Bolzano è ai vertici delle classifiche delle università italiane. Quest’oggi il quotidiano “La Repubblica” ha riportato i risultati del ranking nazionale realizzato ogni anno dal Censis. Anche nel 2018, la Libera Università di Bolzano si piazza al primo posto tra i piccoli atenei italiani non statali (con numero di studenti inferiore a 5.000). Per quanto riguarda le università non statali, Unibz è in buona compagnia. Al primo posto tra i grandi, spicca la Bocconi di Milano e, tra i medi, la Luiss di Roma. Una nota decisamente positiva arriva dal punteggio. La Libera Università di Bolzano ottiene infatti il più alto tra tutti gli atenei, statali e non, con una media di 106 punti. Le categorie prese in considerazione dal Censis per stilare la classifica delle università italiane riguardano i servizi, le strutture, le borse di studio ma anche la comunicazione e l’internazionalizzazione. Le categorie in cui l’ateneo ha conquistato i migliori piazzamenti sono l’internazionalizzazione (unica in Italia, assieme allo IUAV di Venezia, a raggiungere i 110 punti), i servizi e la comunicazione.
Nel dettaglio, Unibz raggiunge risultati degni di nota anche nelle classifiche della didattica (atenei non statali). Nelle lauree triennali di tipo economico-statistico si posiziona al terzo posto con 97,5 punti (prima, la Bocconi con 110); in quelle ingegneristiche (ingegneria civile e ambientale, ingegneria dell’informazione, ingegneria industriale), al secondo posto con 102,5: in quelle di tipo socio-politico (per la laurea triennale in Management del Turismo, dello Sport e degli Eventi, a Brunico) al secondo posto con 102 punti, dopo la Luiss; infine, nel gruppo disciplinare dell’insegnamento, Unibz è al primo posto con 103 punti. Nella didattica delle lauree magistrali, il risultato che spicca è il primo posto nel gruppo disciplinare agrario-veterinario, con 100 punti.
«La Repubblica attesta oggi, tramite i numeri del ranking del Censis, sia l’efficienza che l’apertura internazionale delle università italiane. Si tratta di due dimensioni che siamo riusciti a valorizzare e consolidare nel corso di due decenni e che, nel nostro ateneo, dovranno continuare ad essere vissute anche in futuro», afferma la presidente Unibz, Ulrike Tappeiner. «Ci premiano i risultati nel campo dei servizi, dell’internazionalizzazione e della comunicazione e digitalizzazione. Prioritaria per me è anche la ricerca, grazie alla quale, tra le altre cose, l’università riesce a realizzare una didattica che prepara veramente gli studenti ad affrontare il mercato del lavoro», aggiunge il rettore Paolo Lugli.