Cna: tutte le imprese artigiane che innovano
«Il NOI Techpark di Bolzano deve diventare sempre di più Digital Innovation Hub per le Pmi altoatesine». Lo dice Claudio Corrarati presidente di Cna Alto Adige in occasione della presentazione del progetto Cna hub 4.0. «Il sistema Cna mette la sua esperienza e il suo network a disposizione per rafforzare il tessuto economico locale caratterizzato da micro e piccole imprese che necessitano di sostegno per affrontare la sfida della digitalizzazione. Le nostre ditte ci provano, mentre il sistema Paese è lento nel mettere in campo azioni e investimenti in aiuto alle aziende. Da soli siamo bravi, ma con il Paese che crede nelle sue aziende e le agevola, si andrebbe ancora più lontano. Occorre collegare la ricerca alle imprese». Il progetto è stato supportato da una ricerca a livello nazionale. L’indagine rivela che tra il 2014 e il 2016 le imprese innovative sono state circa il 42% del campione, con punte di eccellenza tra quante forniscono servizi alle imprese (52,7%) e nelle imprese con oltre dieci dipendenti (50,4%). Performance raggiunte nonostante l’assenza o quasi di collaborazione tra imprese da una parte, centri di ricerca pubblici e università dall’altra. Una collaborazione addirittura nulla nel Mezzogiorno. Dalla indagine risulta che, nel triennio, ha introdotto innovazioni di processo il 37,5% delle imprese con picchi del 48% nel manifatturiero e del 56,3% nelle attività con oltre dieci addetti. Il 79,9% delle imprese innovatrici ha agito sui processi di produzione. Relativamente alle modalità il 55,7% delle imprese ha realizzato le innovazioni al proprio interno, il 41,8% in associazione con altre imprese e solo il 2,5% in collaborazione con enti pubblici di ricerca oppure università. Il miglioramento della qualità dei prodotti e l’incremento della capacità di produzione rappresentano gli obiettivi principali delle imprese innovatrici. Tocca il 47,1% la quota di imprese che nel triennio 2014/2016 ha introdotto innovazioni organizzative o di marketing, con punte del 51,1% nei servizi alle imprese e del 69,7% nelle imprese con oltre dieci addetti. Le nuove tecniche di commercializzazione/marketing e le nuove modalità di organizzazione del lavoro sono i target dei processi imprenditoriali. L’acquisto/leasing di macchinari, attrezzature e software primeggia nella tipologia d’investimenti (probabilmente trainato dalla Sabatini Bis), con picchi nel settore manifatturiero. Il 30% delle imprese già impegnate nella trasformazione in chiave 4.0 è innovativo. Le imprese innovatrici, purtroppo, in sostanza non hanno ricevuto nessuna forma di aiuto pubblico. Solo il 12,6% dichiara il contrario con picchi del 17,6% nel settore manifatturiero, del 27,8% tra le imprese con oltre dieci dipendenti e del 16,3% nel Mezzogiorno. Due i limiti veri segnalati dalle imprese nell’attività di innovazione tecnologica: l’assenza di agevolazioni e la carenza di mezzi finanziari.