Confartigianato: «Sì ad una rivoluzione consapevole del manifatturiero»
Sì alle innovazioni previste per il sistema manifatturiero. No ad una rivoluzione digitale “strabica” e legata inscindibilmente ad una visione industriale del settore. Questa l’opinione di Confartigianato, condivisa dai vertici di lvh.apa Confartigianato Imprese, in riferimento alle indicazioni contenute nel documento “La rivoluzione industriale 4.0” presentato di recente alla Camera.
La problematica principale legata alle innovazioni nel settore manifatturiero, comunque necessarie ed a più riprese auspicate dagli stessi vertici di lvh.apa, si può individuare in particolare in un’impostazione eccessivamente “industria-centrica” della prevista digitalizzazione: “Quando si effettuano questo tipo di ragionamenti, mirati ad ottenere delle innovazioni senza dubbio significative per il settore manifatturiero, non bisogna commettere l’errore di attribuire al sistema imprenditoriale italiano, composto per il 99,5% da microimprese e PMI, dei modelli standard astratti e non applicabili nel nostro Paese – ha commentato il presidente di lvh.apa Gert Lanz -. Il sistema da utilizzare in Italia dovrebbe viceversa tenere conto delle oltre 183.000 realtà italiane di piccole dimensioni che usufruiscono delle tecnologie digitali. In queste ditte operano quasi 630.000 addetti, impegnati ogni giorno per ottenere risultati eccellenti e di massima qualità in numerosi settori chiave del made in Italy.”
Il messaggio è dunque inequivocabilmente quello di non ignorare il grande valore del capitale umano intrinseco al sistema produttivo del nostro Paese: “Ci impegneremo al massimo per favorire la digitalizzazione delle nostre imprese, ma anche per ritrovare l’equilibrio necessario tre le potenzialità del mondo industriale e quelle della manifattura di carattere artigiano – ha concluso Lanz -. A tal proposito e di concerto con Confartigianato miriamo ad un’azione coordinata tra pubblico e privato, utile per restituire competitività alla nostra manifattura, florido esempio di eccellenza continentale ed internazionale.”