Confini, l'Euregio chiede la riapertura entro il 15 giugno
I tre presidenti dell’Euregio Arno Kompatscher (Alto Adige), Günther Platter (Tirolo) e Maurizio Fugatti (Trentino) si sono espressi a favore di una rapida riapertura del confine del Brennero. L’accordo fra i tre presidenti è stato quello di appellarsi ai rispettivi Governi nazionali per rendere possibile una più rapida apertura dei confini possibile, al più tardi entro il 15 giugno. Fattore determinante per rendere possibile questa apertura sarebbe il graduale calo dei contagi da nuovo coronavirus.
La richiesta: riapertura dei confini entro il 15 giugno
“Siamo unanimi nel ritenere che l’apertura dei confini deve avvenire al più presto, al massimo entro il 15 giugno 2020. La premessa per questo è che la situazione continui a evolversi in senso positivo dal punto di vista epidemiologico. Al contempo chiediamo agli attori sul piano nazionale di non penalizzare la mobilità e la libertà di movimento nell’Euregio a causa dei numeri negativi di alcune singole regioni” ha riassunto Platter la posizione espressa nella videconferenza svolta ieri.
“Con le misure restrittive che abbiamo chiesto ai cittadini negli scorsi mesi abbiamo ottenuto ottimi risultati per uscire dalla crisi. Questo successo non può essere annientato da comportamenti impulsivi. Nell’Euregio siamo tutti d’accordo che deve avvenire al più presto l’apertura dei confini. Naturalmente con il prerequisito che la situazione in tutte e tre le parti dell’Euregio si evolva nel senso giusto, e dunque calino i contagi” ha aggiunto Platter.
I passi comuni per combattere l’epidemia
“La libertà di viaggiare e spostarsi è un bene importantissimo, che però non può diventare una scusa per trascurare i dati scientifici mettendo in gioco la salute delle persone. Ci sono ancora zone dove si registrano tassi elevati di contagio” ha ricordato poi Platter, che ha aggiunto come nel recente passato lo sforzo per tornare alla normalità sia stato compiuto in tutte le direzioni, come ad esempio con la riapertura della possibilità agli studenti altoatesini e trentini di andare in Austria per motivi di studio o ancora la possibilità di passare il confine per visitare componenti della propria famiglia e di attraversare l’Alto Adige per spostarsi dal Tirolo dell’Est al Tirolo del Nord.
“Abbiamo vissuto momenti difficili nelle passate settimane, nei quali proprio la solidarietà e la cooperazione nell’Euregio sono state fondamentali per affrontare meglio la crisi. Penso all’accoglimento di pazienti altoatesini in terapia intensiva in Tirolo e la veloce sistemazione della questione dei lavoratori transfrontalieri o il traffico merci attraverso il Brennero” ha sottolineato Komptascher.