Contabilità per cassa, rivoluzione per le piccole imprese
«La Legge di Bilancio 2017 e il Collegato Fiscale hanno introdotto una svolta epocale per le piccole imprese: si passa dalla contabilità per competenza alla contabilità per cassa, un diverso modo di calcolare il reddito e, quindi, le imposte». Lo ha detto Tiziano Mazzurana, direttore del Centro Servizi Rezia di Confesercenti, nel corso della partecipata serata informativa introdotta da Federico Tibaldo, presidente dell’associazione di categoria del commercio, con la presenza del commercialista Arduino Zeni, esperto di fisco per le imprese.
«Le nuove regole di tassazione per imprese e professionisti – ha aggiunto Mazzurana – introducono anche per le piccole imprese in contabilità semplificata il nuovo sistema di contabilità per cassa anziché per competenza. Il reddito viene calcolato non più in base alle fatture emesse e alle spese, ma occorre considerare anche i movimenti in banca che attestano l’avvenuto pagamento delle fatture da parte di clienti o le spesse effettive tramite bonifico. Il calcolo delle imposte verrà quindi calcolato sul reddito reale e non su quello presunto: si dichiara ciò che realmente si incassa».
Contabilità per cassa, la gestione del magazzino diventa un costo
Confesercenti ha individuato un problema in questo nuovo modello fiscale, che ha ripercussioni sui commercianti: la gestione del magazzino, che prima si calcolava come differenza tra rimanenze iniziali e finali, ora diventa un costo. «Ci attendiamo correttivi nei prossimi decreti del governo» ha affermato Mazzurana.
Altri temi molto sentiti dalle categorie del commercio oltre alla contabilità per cassa sono l’introduzione dell’iper-ammortamento al 250% per chi effettua investimenti tecnologici (confermato anche il super-ammortamento), la rottamazione delle cartelle con Equitalia https://www.altoadigeinnovazione.it/rottamazione-cartelle/ in 5 rate senza sanzioni e interessi per chi aderisce entro il 31 marzo 2017, l’introduzione dell’IRI con aliquota fissa al 24% anche per le ditte individuali e le società di persone e non solo per le società di capitale. Inoltre lo Spesometro passa da annuale a semestrale e la comunicazione della liquidazione Iva passa da annuale a trimestrale. Confermati i regimi agevolati per chi fattura tra 30mila e 50mila euro.
«Per effetto di tutte queste novità – ha concluso il direttore Mazzurana – raccomandiamo alle aziende di contattare per tempo i consulenti in modo da fornire i documenti corretti, visto che ci sono più opzioni per aderire ai nuovi regimi e ogni singolo caso fa storia a sé nei rapporti con il Fisco».