Cooperazione, lo sguardo dell'Alto Adige verso l'Africa
Cinquantasette progetti, dei quali 30 saranno attuati a partire da quest’estate in paesi dell’Africa, sono stati accolti a finanziamento dalla Giunta provinciale per interventi nell’ambito della cooperazione allo sviluppo. Accanto a interventi per l’approvvigionamento idrico o nel settore sanitario e dell’istruzione, vengono cofinanziate misure a sostegno del reddito. In media sono stati concessi circa 33mila euro a progetto. Per il presidente della Provincia Arno Kompatscher «È di assoluta importanza offrire alle persone una prospettiva di vita nel loro paese per evitare che arrischino la propria vita per raggiungere l’Europa». Non appena vi sarà la sottoscrizione delle convenzioni fra Provincia e organizzazioni, prevista nelle prossime settimana, i progetti potranno essere concretizzati.
Nell’ambito di un progetto pluriennale, ad, esempio si punta a rafforzare l’identità culturale degli Ogiek e a migliorarne le condizioni socio-economiche. È una popolazione di circa 13mila abitanti che risiedono nel Kenia occidentale, a Mariashoni nel distretto di Nakuru. L’associazione Ethnorema, in collaborazione con l’organizzazione locale Necofa, Networking for ecofarming in Africa, che concretizzeranno il progetto, in progetti precedenti avevano indotto alla valorizzazione di produzioni locali per creare fonti di reddito. Ad esempio la cera delle api trasformata in crema lucidante per mobili e scarpe, candele o creme a base di propoli, l’impiego di erbe selvatiche in cucina, oppure il trattamento della lana di una razza locale di pecora per tessere tappeti. Inoltre si è puntato a ripristinare la biodiversità con vivai e a piantare il piretro, una pianta dall’aspetto simile alla margherita, per ridurre la presenza di insetti o per utilizzarla quale concime.