Alto Adige, ripartenza in sicurezza: ecco come funziona il Corona-pass
Ripartire in sicurezza garantendo, grazie al contenimento dei contagi, una riapertura duratura di attività legate a ristorazione, cultura e tempo libero. Tutto ciò, in Alto Adige, potrà accadere a partire dal 26 aprile con una parte delle riaperture legate al Corona-Pass. Si tratta di un progetto che, come ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher questa mattina in una conferenza stampa, “si basa su tre pilastri: persone testate, persone vaccinate, persone guarite. Possiamo recuperare degli spazi di libertà solo se siamo in grado di evitare una nuova diffusione del Covid-19”.
Come funziona il Corona-Pass?
Il principio che regola il funzionamento del Corona-Pass è stato illustrato dal direttore di Eurac Research, Stephan Ortner, il quale ha ricordato che si tratta di una sorta di certificazione che la persona sia guarita dal Covid-19, abbia completato la vaccinazione oppure sia in possesso di un test negativo. Il viceresponsabile medico del Team Covid-19, Patrick Franzoni, ha ricordato che “la copertura vaccinale completa si raggiunge 14 giorni dopo il termine del ciclo, la cui durata varia a seconda del produttore”. Il certificato di avvenuta vaccinazione può essere richiesto sul portale web vaccinazioneanticovid.it nella sezione informazioni – certificato vaccinale. Vengono considerate guarite le persone che abbiano superato il Covid-19 nei sei mesi dalla prima attestazione della positività: il certificato può essere richiesto via mail a coronapass@sabes.it, dal 5 maggio sarà possibile anche ottenere il QR Code con la cosiddetta spunta verde.
Corona-Pass: test nasali, antigenici e PCR
Il Corona-Pass entrerà in funzione principalmente con i test nasali e antigenici: chi li effettua riceverà come sempre un sms contenente la password per accedere al certificato contenuto nella mail, che però contiene anche un QR Corde. Scansionando il codice con la fotocamera del proprio smartphone, se il test con esito negativo è stato eseguito nelle ultime 72 ore apparirà il nome della persona e una spunta verde che ne attesta la validità. Sino al 5 maggio, coloro che si sottopongono ad un test PCR potranno scaricare il certificato in forma cartacea sull’area Referti online dell’Azienda sanitaria, dal proprio fascicolo sanitario elettronico, o in alternativa richiederlo via mail a labmic@sabes.it o segreteriacovid@sabes.it. Dal 5 maggio in poi, invece, anche per i test molecolari sarà disponibile su richiesta il certificato con QR Code.
Rete Economia-Wirtschaftnetz esprime apprezzamento per la strategia illustrata oggi alle parti sociali dal presidente della Provincia, Arno Kompatscher, dall’assessore alla Sanità, Thomas Widmann, e dall’assessore alla Protezione civile, Arnold Schuler, che contempla varie forme di intervento per consentire la riapertura in sicurezza di gran parte delle attività economiche fermate a causa della pandemia.
Rete Economia sostiene la strategia della Provincia
“Una strategia – commenta Claudio Corrarati, coordinatore e portavoce di RE-WN – che mette in rete e valorizza le associazioni datoriali, le associazioni sindacali, le imprese, i lavoratori, la comunità, il volontariato, la sanità, gli enti pubblici, tutte le forze presenti nel nostro territorio. Non abbassiamo la guardia, ma ripartiamo. Tutti insieme”.“Pochi giorni fa – aggiunge Corrarati – come Associazioni datoriali riunite in Rete Economia abbiamo sottoscritto convintamente il Manifesto d’intenti a sostegno della campagna “Testiamoci – Insieme contro il Covid”. Stiamo già attuando la nostra opera di sensibilizzazione, consapevoli che, per le aziende chiuse da mesi, ormai in serissima difficoltà, l’unico ristoro valido è la possibilità di tornare a operare con continuità. Gli screening di massa, il Corona Pass e la campagna di vaccinazioni sono le tessere dello stesso mosaico per la ripartenza in sicurezza e senza ulteriori stop. Parimenti, per ripartire diverse aziende necessitano di liquidità e quindi riteniamo indispensabile l’erogazione rapidissima dei sostegni provinciali e statali. Ciascuno di noi deve fare la sua parte: cautela, protezioni individuali, distanziamento, vaccinazione, sanità efficiente ed efficace, regole chiare e durature, poca burocrazia, fiducia, responsabilità individuale e collettiva. Ne usciremo. Insieme”.