Corvara, lo chalet in vendita a 6 milioni finisce sul New York Times
Sognare un risveglio o un tramonto iperpanoramico, vista monti, non costa niente. Lo chalet in vendita a Corvara in Badia, invece, costa: più o meno 6 milioni di euro – non si sa se il prezzo è trattabile – per oltre 400 metri quadrati, in ottime condizioni. L’Alto Adige e i suoi gioielli piacciono in America, tanto che per pubblicizzare lo chalet la pubblicità è stata fatta sul (celebre) New York Times, che ha ripreso l’annuncio anche con un lungo articolo. O meglio, il proprietario ha deciso di puntare su territori, come gli Usa appunto, o il Medio Oriente, dove è più facile trovare chi ha somme così ingenti a disposizione. Non è la prima volta che l’Alto Adige, in questi giorni, sale agli onori delle cronache: ci ricordiamo quanto successo con la strada pulita…fino al confine con il Veneto?
La visione che vi abbiamo proposto è la parte mezza piena del bicchiere: è ormai comune in tutta la Penisola, infatti, vedere le zone più panoramiche diventare dimora di sceicchi, russi e quant’altro. Se è vero che il mondo è da tempo un villaggio globale, e che i soldi non hanno in fondo nazionalità, il rischio di perdere parte della propria identità è dietro l’angolo. Non solo: ci si sente anche un po’ più soli, visto che molte case vengono acquistate per fare vacanze e rimangono per lunga parte dell’anno vuote, fredde.
C’è un altro aspetto della vicenda, che riguarda invece il capoluogo, Bolzano, e di riflesso il referendum sull’aeroporto che si terrà a giugno. Lo si può trovare in calce all’articolo del NY Times. Ecco la chiusa: “The nearest airports are in Venice, which is three hours away by car, and Innsbruck, Austria, a two-hour drive”. “L’aeroporto più vicino è a Venezia, che è a tre ore di macchina, o Innsbruck, Austria, a due ore di guida”. Senza dare nessun giudizio, è evidente che Bolzano rimane tagliata fuori. E se per Corvara in Badia la cosa è ancora accettabile (in fondo sarebbe almeno un’ora e mezza anche dalla città altoatesina), per mete più vicine al capoluogo rappresenterebbe un vero ostacolo per il possibile acquirente americano.
Foto di Nicola Grigis