Acqua azzurra, acqua cara. Indagine sul costo dell'acqua minerale nei ristoranti
Alto Adige. Acqua azzurra, acqua chiara… e cara. Sì, l’acqua è uno dei beni alimentari ad aver subito gli aumenti più pesanti negli ultimi anni. Secondo un’indagine di Assoutenti, in base ai report Istat, nel 2023 per un litro d’acqua minerale si è speso il 15% in più rispetto all’anno precedente. A Bolzano la “maglia nera” di città più cara d’Italia con 3,09 euro spesi in media per ogni confezione da 1,5 litri di acqua minerale (0,51 a bottiglia), mentre Napoli risulterebbe la più economica (1,56 euro, pari a 0,26 euro a bottiglia).
Ma l’aumento dell’acqua in bottiglia potrebbe risolversi con un’alzata di spalle da parte dei consumatori altoatesini, che, al contrario degli abitanti di Sicilia, Calabria e Sardegna, tendenzialmente si fidano, e a ragione, dell’acqua del rubinetto. Per completezza, si ricorda il costo medio annuo dell’acqua potabile per famiglia resta in Alto Adige il più basso della media nazionale: 344 contro 466 euro, nonostante gli aumenti che ci saranno nel 2024 (ne abbiamo parlato qui).
Tutto a posto quindi? Non proprio. Chiunque frequenti i ristoranti altoatesini sa che gli aumenti dell’acqua minerale hanno avuto e stanno avendo pesanti ricadute sui listini bevande. Il costo della bottiglia di minerale è lievitato pesantemente nei locali– non è inusuale arrivare a pagare 4.5 -5 Euro per una bottiglia di 75 ml, e non parliamo di ristornati gourmet. Se per certi versi gli aumenti sono “fisiologici” dall’altro lato il boccone da buttare giù è particolarmente amaro in questo caso, vivendo in una terra come l’Alto Adige in cui le soluzioni alternative ci sarebbero eccome. La soluzione -equa e sostenibile- sarebbe la cosiddetta “acqua del sindaco”. Che però non tutti offrono. Ci sono esercizi che lo fanno di default, altri presso cui è possibile ordinare solo ed esclusivamente l’acqua in bottiglia di minerale, in genere a prezzo non proprio democratico. Ma anche la caraffa può costare cara, con un prezzo di 3,50 euro a brocca (vedi l’esperienza di clienti in un ristorante di Caldaro la scorsa estate, riportata dalla Tageszeitung ). Insomma, la sensazione è che ci sia una situazione di deregulation totale su un bene primario. Abbiamo provato a chiedere delucidazioni all’HGV (Unione Albergatori e Pubblici Esercenti). Ecco cosa ci ha risposto il direttore Raffael Mooswalder
Acqua minerale nei ristoranti: la sensazione è che negli ultimi anni ci siano forti aumenti. L’Alto Adige sta forse prendendo i trend di paesi del nord Europa, in cui conviene di più ordinare una birra o un succo che semplice acqua?
Raffael Mooswalder: Fondamentalmente, va notato che negli ultimi anni, e soprattutto nell’ultimo anno, i prezzi al consumo sono aumentati notevolmente. Anche i costi dell’energia e del lavoro sono aumentati – l’inflazione ha avuto e continua ad avere un suo impatto. Tutti questi fattori hanno portato ad un aumento dei prezzi, soprattutto nel settore alimentare, che si è fatto sentire non solo per l’acqua minerale, ma anche per molti altri alimenti di uso quotidiano.
Raffael Mooswalder, direttore HGV
Una soluzione sarebbe l’acqua del rubinetto. Ogni ristorante la regolamenta in modo diverso: alcuni la includono nel coperto, altri la offrono gratuitamente, altri ancora la fanno pagare da 1,5 euro in su a caraffa… quali sono le ragioni di queste differenze anche notevoli?
È a discrezione dell’esercizio di ristorazione decidere se offrire o meno determinate bevande, compresa l’acqua del rubinetto, e a quale prezzo. Se l’esercizio decide di offrire l’acqua del rubinetto nella lista delle bevande, è anche libero di applicare il prezzo che ritiene opportuno. Il prezzo dell’acqua del rubinetto servita deriva non solo dal costo dell’acqua stessa, ma anche dal costo del servizio, come il costo del lavoro, la pulizia dei bicchieri, i costi energetici, ecc. L’acqua offerta viene spesso trattata con appositi sistemi di filtraggio, e anche questi rappresentano un investimento e devono essere finanziati.
Quali fattori influenzano il prezzo finale per il cliente quando ordina una caraffa d’acqua?
Il prezzo dei cibi e delle bevande serviti non è determinato solo dal valore della merce, ma anche dal costo dei servizi forniti all’ospite. Il prezzo di una caraffa d’acqua non è quindi determinato solo dal valore dell’acqua, ma dal costo totale del servizio offerto. Anche in questo caso, la struttura è libera di decidere come gestire questo aspetto.
Secondo lei, quale sarebbe un prezzo equo per una caraffa d’acqua in un ristorante?
Non esiste una risposta generale a questa domanda, in quanto ogni azienda ha la propria struttura dei costi e calcola il prezzo risultante.
Cat. Lo.
In apertura: foto di LUM3N da Pixabay