Crowdfunding, questo sconosciuto. Ma sono 10 i progetti portati a termine
Il fenomeno del crowdfunding e le sue opportunità di utilizzo sono ancora relativamente sconosciuti in Alto Adige. A confermarlo una ricerca presentata quest’oggi nella Casa dell’Artigianato di Bolzano. L’obiettivo di lvh.apa per il futuro è rendere maggiormente appetibile questa forma alternativa di finanziamento.
Nel giugno del 2016 è stata creata la piattaforma http://www.crowdfunding-altoadige.it, nata con l’obiettivo di mostrare alle aziende altoatesine un’opportunità di finanziamento alternativa. Da allora sono stati oltre dieci i progetti portati a termine con successo. Ma il crowdfunding quanto è noto tra la popolazione e tra gli operatori economici? Quanto viene sfruttato e sostenuto? Queste ed altre domande sono state risposte da Katrin Weger nella propria tesi di Laurea. «Su un totale di 189 persone intervistate, il 53% ha dichiarato di aver già sentito qualcosa sul crowdfunding – ha spiegato proprio la giovane studentessa nel corso dell’odierna conferenza stampa, durante la quale sono stati presentati i risultati della ricerca -. Di queste, il 31% ha dichiarato di sapere di cosa si tratta. Spostando il sondaggio sul piano delle aziende, emerge che quest’ultime sono maggiormente informate rispetto alla popolazione. Nel secondo caso infatti, il 67% ha degli intervistati ha già sentito parlare di crowdfunding e il 53% sa di cosa si tratta». Secondo la Weger, il ridotto grado di conoscenza del modello si può legare al fatto che fino al 2016 in Alto Adige non era presente alcuna piattaforma di questo genere.
I sostenitori tipici: uomini tra i 26 ed i 35 anni
Quando si parla del sostegno dei progetti di crowdfunding, gli altoatesini sono più attivi rispetto alle aziende: il 15% della popolazione ha infatti già sostenuto finanziariamente una campagna di crowdfunding. A livello di operatori economici la percentuale scende al 9%. «Questo aspetto dipende in parte dal fatto che il tema è di per sé nuovo in Alto Adige ed in parte dalla constatazione che il crowdfunding funziona attraverso internet – ha aggiunto sempre la Weger -. Numerosi intervistati hanno evidenziato che questo aspetto può rappresentare un ostacolo per le generazioni più anziane». Il sondaggio online ha anche fornito il quadro di un classico sostenitore di crowdfunding altoatesino. Si tratta di una persona di sesso maschile, tra i 26 ed i 35 anni, di madrelingua tedesca, affine ad internet e presente in diverse reti sociali. I motivi del perché viene effettuato il sostegno sono variegati e vanno ricondotti alla regionalità ed al concetto che in tal modo vengono sostenute le ditte locali. «Per noi questa ricerca è importante, in quanto vogliamo proporre sempre di più il crowdfunding come forma di finanziamento attrattiva ed alternativa per le aziende – ha evidenziato il presidente di lvh.apa Gert Lanz -. Dietro la piattaforma Crowdfunding Alto Adige si nasconde un grande potenziale, assolutamente da sfruttare».