Dalla Giunta in «clausura» l'idea di un patto per la sostenibilità
La Giunta provinciale ha svolto una clausura di due giorni il 2 e 3 maggio alla Scuola forestale Latemar. Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha parlato di «un giorno e mezzo nel corso dei quali vi è stato un dialogo intenso e costruttivo all’interno dell’Esecutivo in merito ad una serie di tematiche di interesse fondamentale per la Giunta ed è stato definito l’orientamento concreto del lavoro per i prossimi mesi». Ogni assessore ha illustrato nel dettaglio i propri settori di competenza e sono state quindi identificate le principali sfide da affrontare. «Ci siamo posti soprattutto le domande riguardo a quali misure siano necessarie per garantire ai nostri figli ed ai nostri nipoti una terra da amare e nella quale vivere» ha sottolineato il presidente.
Il cambiamento demografico, l’aumento della mobilità, la crescente carenza di forza lavoro specializzata e molti altri processi in atto richiedono un intervento sempre crescente da parte dell’Ente pubblico. In questo contesto il presidente ha quindi menzionato una serie di questioni che, a titolo esemplificativo, richiedono una risposta da parte della Giunta provinciale: dove e come vivranno coloro che ci seguiranno? Anche in futuro il bus raggiungerà Campolasta? Quando sarà il momento avremo un posto nella casa di riposo? Avremo anche in futuro acqua pulita e potabile? Nostra figlia potrà trovare in futuro un posto di lavoro qualificato come biologa? Come può trovare un apprendista la nostra azienda? L’Alto Adige continuerà ad essere competitivo in Europa? Avremo anche in futuro il nostro medico di famiglia? I genitori potranno pagare in futuro l’apparecchio per i denti dei loro figli? Saremo in grado di garantire e di tutelare la biodiversità: cultura, agricoltura, ambiente rurale, città vivibili…
Un Patto per l’Alto Adige del futuro
Per dare una risposta a queste questioni la Giunta provinciale vuole quindi stringere un Patto con la popolazione denominato “Patto per l’Alto Adige del futuro” che avrà lo scopo, negli intendimenti della Giunta di «garantire in maniera duratura le elevate prestazioni pubbliche che vengono erogate dalla Provincia e di trasformare l’Alto Adige in un modello nel campo della sostenibilità». In merito alle prestazioni i singoli componenti della Giunta si sono impegnati a fissare delle priorità relativamente ai loro specifici settori di competenza.
«Dovremo chiarire ciò che intendiamo assicurare negli stessi termini attuali, che cosa dobbiamo fare in maniera diversa e ciò che non va ripetuto» ha affermato il presidente Kompatscher. Per quanto riguarda l’impegno nel campo della sostenibilità sotto il profilo ecologico la Giunta provinciale vede un’enorme opportunità. In qualità di provincia attenta al clima ed alla biodiversità l’Alto Adige è in grado di svolge un ruolo di modello a livello internazionale. «Questo aspetto viene da noi inteso come un’opportunità economica importante, non solamente come una sfida» ha affermato Kompatscher. La Giunta intende legare al Patto per la sostenibilità un nuovo approccio di carattere politico “Vogliamo quindi passare da un atteggiamento di sospetto nei confronti dei cittadini, che crea burocrazia, ad un livello caratterizzato dalla fiducia. Ciò significa, in sostanza, meno procedure burocratiche e più auto-responsabilizzazione”.
A questo punto i 50 ambiti di lavoro definiti dalla Giunta nel corso della clausura dovranno essere discussi con i vari gruppi d’interesse dei diversi settori e tutte le future misure dovranno uniformarsi all’orientamento principale. L’obiettivo è quello di mettere a punto le priorità entro il prossimo autunno quando la Giunta provinciale fisserà il quadro finanziario per i prossimi anni.