I terzini della libertà. I detenuti in campo a Bolzano per la prima edizione di “In e Out”

Bolzano. Giocare in uno stretto corridoio tra due alte pareti di cemento recintate dal filo spinato che buca i palloni, non è lo stesso che giocare su un prato, seppur sintetico, con il panorama che vedete nella foto di apertura. Non lo sarebbe per nessuno, figurarsi per qualcuno che tra quelle alte mura e il filo spinato deve viverci. L’occasione per un’”ora d’aria” lunga un pomeriggio, l’ha fornita la prima edizione del quadrangolare di calcio  “Un calcio al passato: Lo sport dà il meglio di sé quando unisce”, un torneo di calcio a 7 che ha visto sfidarsi una squadra composta da detenuti; una da agenti della Polizia penitenziaria, una da avvocati e l’Excelsior, l’ormai notissima squadra campione di fair play
Una rara opportunità per ammirare carcerati che provano a perforare la difesa degli avvocati, secondini che giocano da terzini e soprattutto detenuti che giocano da “liberi” (no, non erano schierati a zona).
Lasciando da parte facili ironie, “in e Out” organizzato dalla Casa circondariale di Bolzano con la collaborazione di Excelsior e patrocinato dal Comune, ha permesso a tutti di passare un pomeriggio di sport e divertimento in grado di dare un calcio, non solo al passato, ma anche a pregiudizi e luoghi comuni.
Sul campo di calcio del Bozner F.C.lungo il Talvera, la squadra dei detenuti, formata da giovani sotto i 35 anni, condannati a pene inferiori ai cinque anni, ha potuto cosi godersi il permesso premio per giocare tre partite in un inatteso pomeriggio di sole. Comunque la si pensi, una parentesi meritata, viste le condizioni in cui si è costretti a vivere nelle carceri italiane e soprattutto in quello di Bolzano.

foto Venti3

Il primo match ha visto in campo i detenuti e gli avvocati mentre gli spalti erano affollati dai parenti dei giocatori in campo, operatori sociali, rappresentanti delle forze dell’ordine e una classi di liceali, almeno all’apparenza divisa tra la parte femminile, che in prevalenza tifava per gli avvocati e quella maschile apparentemente schierata con i detenuti. La partita, correttissima, è finita quattro a uno per la squadra degli avvocati che in finale è stata, però, sconfitta dal Gs Excelsior. Il match per il terzo e quarto posto, quello che si potrebbe considerare il “derby” del torneo, ha visto affrontarsi i detenuti e le guardie penitenziarie. Hanno vinto i primi per due a uno.

(ma.bo)

Immagine di apertura: foto Venti3

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