Cabine doccia ergonomiche, Duka si affida alle soluzioni innovative degli studenti Unibz
Ottimizzare o riprogettare una stazione di montaggio e imballaggio di cabine doccia. È questa la sfida che si sono trovati ad affrontare alcuni studenti e studentesse del corso di Ingegneria industriale meccanica di Unibz. E i progetti creati dalle piccole menti hanno sorpreso anche la Duka, azienda di Bressanone, promotrice della sfida che da tempo cercava una soluzione reale al problema relativo al miglioramento dell’ergonomia di alcune docce, senza però perdere efficienza e qualità. In seguito a numerosi studi e sperimentazioni, Anna Berger – una delle due uniche donne del corso di laurea di quest’anno – è riuscita a conciliare le tecniche apprese a lezione con le esperienze sul campo, elaborando una soluzione che le ha assicurato il primo posto nel concorso. Il secondo posto, invece, è stato attribuito ex aequo agli altri quattro progetti in gara. Gli studenti sono stati premiati nella Smart Mini Factory di Unibz nell’ambito dell’iniziativa “Industry Challenge”.
L’ateneo, fondato nel 1997, ha sempre avuto tra i suoi obiettivi principali quello di formare persone capaci di muoversi nel mondo del lavoro, passando con fluidità e sicurezza dalle conoscenze teoriche a quelle più pratiche e manuali; mettere a fuoco la teoria attraverso la pratica, è questo il credo di Dominik Matt, professore della facoltà e direttore di Fraunhofer Italia. Precedentemente allo scoppio della pandemia infatti, Matt era solito alternare le lezioni in aula a frequenti visite e workshop in azienda, per permettere ai suoi studenti di avere riscontri diretti ed immediati dei corsi che seguivano in università. D’altro canto, le numerose chiusure e restrizioni non hanno spaventato gli insegnanti della facoltà, i quali sono invece riusciti ad elaborare un nuovo formato, la cosiddetta “Industry Challenge” a cui gli studenti sono stati sottoposti.
“Esperienze di questo tipo”, sostiene Dominik Matt, “di collaborazione con le aziende, hanno già una lunga tradizione qui ad UniBz, in quanto dimostrano fino a che punto pratica e teoria possano ispirarsi a vicenda”.
Si tratta di uno scambio interessante tra due realtà differenti: da una parte quella universitaria, dove gli studenti necessitano di stimoli continui, e dall’altra quella aziendale, in cui nuovi punti di vista e metodi di lavoro alternativi sono fondamentali per l’innovazione. “Quando la routine quotidiana ci toglie le energie, spesso non vediamo chiaramente ciò che è possibile fare. I suggerimenti e le idee degli studenti hanno ampliato i nostri orizzonti e hanno già portato ai primi cambiamenti, che saranno presto seguiti da altri”, affermano Julian Kompatscher e Thomas Klapfer, di Duka.