E-Health, l’Intelligenza Artificiale al servizio della Sanità altoatesina: ecco il workshop al NOI

La Sanità è uno dei settori in cui l’applicazione delle tecnologie dell’informazione è sempre più massiccia. Grazie agli strumenti di quella che viene definita E-Health, o “Sanità in Rete”, la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il monitoraggio delle malattie e la gestione della salute e dello stile di vita pubblico, saranno sempre più capillari, efficaci ed efficienti. L’Alto Adige come altre regioni italiane si sta preparando per non perdere l’appuntamento con l’innovazione trainata dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e delle tecnologie digitali in ambito medico e sanitario. Nella Facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche e nella Smart Data Factory (SDF), il suo laboratorio per il trasferimento tecnologico al NOI Techpark, numerosi ricercatori sono attivi in progetti di E-Health. Nel workshop Data4SmartHealth (D4SH) che si terrà lunedì 26 ottobre (ore 8-16, sala Seminario 2) al NOI essi presenteranno gli esiti di alcuni progetti in corso e si confronteranno con i principali stakeholder: rappresentanti di aziende private e startup del settore biomedico e dirigenti della Sanità altoatesina. Con D4SH, la Smart Data Factory vuole favorire lo sviluppo di una comunità, centrata sul NOI Techpark, che si impegna a favore dell’E-Health.

“L’obiettivo dell’evento è promuovere la cooperazione tra le aziende locali, le autorità sanitarie e gli attori della ricerca e del trasferimento tecnologico, tra cui anche i ricercatori della SDF, allo scopo di sviluppare soluzioni innovative in ambito sanitario, soprattutto per la gestione e l’analisi di grandi quantità di dati”, spiega il prof. Diego Calvanese, responsabile della SDF, “queste soluzioni si basano spesso su sofisticati algoritmi studiati in Intelligenza Artificiale per identificare regolarità nei dati e loro relazioni nascoste e, di conseguenza, offrire servizi e applicazioni migliori”.

 

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Nel programma, sono previsti interventi di accademici, medici, responsabili di aziende biomediche e ricercatori della SDF di unibz e di Eurac. In particolare, Floriano Zini (unibz) illustrerà le caratteristiche e le potenzialità di MS-rehab, un’applicazione basata sull’IA realizzata in collaborazione con l’Università di Bologna e utilizzata per la riabilitazione cognitiva di pazienti affetti da sclerosi multipla, ma adattabile anche ad altre patologie. Daniela D’Auria (unibz) presenterà reCOVeryaID, un’applicazione di telemonitoraggio intelligente per pazienti sintomatici, asintomatici e pre-sintomatici al Coronavirus, sviluppata nella SDF. Il ricercatore Panagiotis Symeonidis e il prof. Markus Zanker (unibz) presenteranno invece i risultati dei loro lavori di ricerca sui sistemi di raccomandazione per trattamenti farmacologici mirati. I due informatici hanno creato un sistema in grado – sulla base di trattamenti farmacologici simili effettuati in precedenza su altri pazienti – di fornire raccomandazioni personalizzate di farmaci e solide spiegazioni a sostegno di decisioni mediche particolarmente critiche.

Prevista inoltre una discussione – intitolata “In che modo i dati daranno forma al futuro dell’assistenza sanitaria e della biomedicina? Direzioni promettenti e suggerimenti” – cui prenderanno parte Carlo Combi, professore dell’Università di Verona ed esperto in informatica medica, Florian Zerzer, direttore generale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, Hagen Blankenbur, Data Steward dell’Istituto di Biomedicina di Eurac e Vinicio Biasi, vice presidente di Assoimprenditori Alto Adige. Il prof. Combi aprirà anche i lavori del workshop con una relazione invitata dal titolo “Spiegare i risultati degli algoritmi di Intelligenza Artificiale in Medicina: una prospettiva incentrata sui dati”.

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