Ecco i musei aperti a Ferragosto
Saranno tutti aperti al pubblico martedì 15 agosto, giorno di ferragosto, i 10 musei provinciali (su 16 sedi), ovvero i musei di proprietà della Provincia di Bolzano che li gestisce attraverso l’azienda musei provinciali. Più della metà di essi sarà accessibile anche lunedì 14 agosto – il lunedì è il tradizionale giorno di chiusura dei musei – garantendo così un’apertura continuativa dei musei nel lungo ponte ferragostano. Martedì 15 sono aperti: a Bolzano, il museo Archeologico e il museo di scienze naturali; il museo storico-culturale della Provincia di Bolzano Castel Tirolo; il museum ladin con le sedi del Ciastel de Tor a San Martino in Badia e dell’Ursus ladinicus a San Cassiano; Il Touriseum – museo provinciale del turismo a Castel Trauttmansdorff, Merano; il museo delle miniere suddiviso tra avventura in miniera Monteneve Passiria in Val Passiria, mondo delle miniere Ridanna Monteneve in Val Ridanna e, in Valle Aurina, granaio Cadipietra e miniera di Predoi con annesso centro climatico; il Forte di Fortezza; infine, con orario ridotto, il museo del vino di Caldaro, il museo della caccia e della pesca Castel Wolfsthurn di Mareta e il museo degli usi e costumi di Teodone. Il 14 agosto saranno visitabili gli stessi musei tranne quello di scienze naturali, il Forte di Fortezza, il museo della caccia e della pesca e il museo del vino, che rimarranno chiusi.
Attualmente nei musei provinciali sono di scena diverse mostre temporanee. Al museo archeologico continua “Heavy Metal. Come il rame cambiò il mondo”, sulle conseguenze della scoperta di questo metallo nella preistoria. Il museo di scienze naturali propone “Snow Future”, una interpretazione artistica del cambiamento climatico nelle alpi, mentre per i cinquecento anni della riforma Castel Tirolo ha allestito una ampia mostra su Lutero e la diffusione della sua dottrina in Tirolo. Infine, al Touriseum è possibile visitare la mostra “Sui passi, pronti, via!”, dedicata ai passi alpini e al loro significato turistico, mentre Castel Wolfsthurn propone sino a fine stagione “Masi senza uomini. La quotidianità femminile nella prima guerra mondiale”.