Ecologia digitale, Vodafone ritirerà gli smartphone usati

Raccogliere e ricondizionare gli smartphone non più utilizzati per donare loro nuova vita. Vodafone lancia un nuovo progetto di economia circolare che consente a chiunque, a partire dal 22 novembre e per le successive tre settimane, di portare un vecchio smartphone in un Vodafone Store: se il dispositivo ha un valore residuo, Vodafone offrirà al cliente uno sconto sull’acquisto di un nuovo dispositivo nell’ambito dell’iniziativa Smart Change, destinandolo così a nuovo utilizzo; se invece non ne ha pur essendo ancora funzionante, il cliente ha la possibilità di donarlo avviando così i componenti al ricondizionamento integrale o di eventuali parti a opera dei detenuti del Carcere di Bollate, nell’ambito di un progetto volto al reinserimento nel mondo del lavoro dei detenuti e all’economia circolare.

La raccolta e il ricondizionamento degli smartphone

Per quel che riguarda gli smartphone che non si utilizzano più, i dispositivi portati nei Vodafone Store di tutta Italia saranno consegnati a Fenixs, un’impresa sociale che opera nella II Casa di Reclusione di Milano-Bollate. Fenixs si occupa di reinserire nel mondo del lavoro i detenuti, impiegandoli nel ricondizionamento del materiale informatico dismesso da precedente utilizzo. La possibilità di svolgere un’attività lavorativa nel corso della detenzione è uno degli strumenti fondamentali per la riabilitazione e risocializzazione del recluso.

Due le attività del progetto Fenixs: la prima – che è anche l’attività nativa dell’impresa sociale – vede il ricondizionamento di materiale informatico dismesso con l’obiettivo di ridurre la quantità di rifiuti elettronici e di portare sul mercato prodotti altrimenti destinati alla distruzione; la seconda, attiva dal 2019, è quella di trattamento dei cosiddetti RAEE, Rifiuti Ambientali Elettrici ed Elettronici, svolta grazie al supporto di una società terza che ha avviato un impianto autorizzato alla gestione e al trattamento dei rifiuti elettronici all’interno del carcere di Bollate. Viene privilegiata la lavorazione manuale, più efficace nel perseguire l’obiettivo sociale e che consente di ottenere una più fine selezione delle materie rispetto a quanto generato dai mulini di triturazione solitamente presenti negli impianti di smaltimento. Entrambe queste attività fanno parte della formazione del personale detenuto – che apprende tanto il recupero a nuova vita di oggetti ancora funzionanti così da ridurre anche l’aumento di rifiuti, quanto il corretto trattamento e riduzione del materiale che invece non può essere ricondizionato – e favoriscono dinamiche di aggregazione e di collaborazione costruttiva dovute al necessario e continuo scambio di informazioni tecniche tra il personale.

La supervalutazione degli smartphone per il Green Friday

Se invece lo smartphone usato è ancora ben funzionante e in buone condizioni, sarà possibile ricevere una valutazione del proprio dispositivo da utilizzare per l’acquisto contestuale di un nuovo smartphone, sia in soluzione unica sia con pagamento rateizzato. Si tratta di Vodafone Smart Change, l’iniziativa presente nei negozi Vodafone di tutta Italia che consente ai clienti Vodafone di essere sostenibili – non facendo diventare rifiuto un dispositivo che ancora non è arrivato al termine della sua vita utile – e di ottenere dei vantaggi concreti sull’acquisto del nuovo. La valutazione degli smartphone che rientrano nel programma richiede pochissimi minuti e lo sconto è immediato e garantito. Inoltre, a partire dalla settimana del Black Friday il 26 novembre – che per Vodafone quest’anno si trasforma in Green Friday – e per le successive tre settimane, si potrà accedere a una super valutazione dell’usato. Ulteriori informazioni sono disponibili nei Vodafone Store.

La rigenerazione delle Vodafone Station

Una ulteriore iniziativa che già da tempo Vodafone mette in campo è la rigenerazione delle Vodafone Station, grazie alla quale i clienti hanno la possibilità di restituire le Station e altre apparecchiature utilizzate per la linea fissa permettendo così a Vodafone di rigenerarle e riutilizzarle. In questo modo i dispositivi sono rigenerati o i materiali recuperati, evitando che diventino rifiuti. In caso di recesso del contratto, il cliente può riconsegnare le apparecchiature negli appositi punti di ritiro oppure prenotare gratuitamente il ritiro di un corriere a casa.

L’impegno di Vodafone per la riduzione della CO2

Fra le altre iniziative di Vodafone per il suo Green Friday, c’è inoltre la creazione di un contatore che, a partire dal 21 novembre, consentirà ai clienti Vodafone di sapere quanta CO2 hanno risparmiato nell’utilizzo dei loro Giga di traffico grazie al fatto che la rete Vodafone è alimentata da elettricità proveniente al 100% da fonti rinnovabili. Il contatore sarà visualizzabile sia sulla pagina dedicata nella My Vodafone app del singolo cliente, sia sulla pagina dedicata sul sito web Vodafone. Su entrambe sarà inoltre possibile visualizzare il risparmio di CO2 dell’intera community Vodafone.

Vodafone protagonista della circular economy

Vodafone si è impegnata a riutilizzare, rivendere o riciclare il 100% dei suoi rifiuti di rete entro il 2025, incoraggiando i suoi mercati a rivendere e a riutilizzare le scorte in eccesso o i grandi elementi elettrici in disuso, come tralicci e antenne. Vodafone sostiene così la transizione verso un’economia completamente circolare per i dispositivi venduti ai clienti e accelera le iniziative per estenderne la durata attraverso la riparazione, la rimessa a nuovo e la rivendita prima che siano riciclati in maniera responsabile alla fine della loro vita utile. Nel 2021 Vodafone ha aderito alla Circular Electronics Partnership, che riunisce i leader di tutta la catena del valore per promuovere soluzioni di circolarità per i prodotti elettronici, e ha lanciato – unica in Italia, insieme a quattro dei principali operatori di rete europei – il nuovo programma di etichettatura Eco Rating, per aiutare i consumatori a identificare e confrontare i telefoni cellulari più sostenibili e incoraggiare i fornitori a ridurre l’impatto ambientale dei loro dispositivi.

Giacomo Porra

 

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