Economia circolare, CNA chiede regole per l’end of waste
CNA Trentino Alto Adige ripropone con forza l’importanza dell’end of waste per l’economia circolare, anche nella nostra regione. «Un contesto di regole che possa rendere efficace l’istituto dell’end of waste è fondamentale per proseguire nel percorso virtuoso che l’Italia e il Trentino Alto Adige ha intrapreso verso un modello di economia circolare e per consentire alle imprese di essere protagoniste di questo modello». Afferma la CNA regionale. Questi concetti sono stati illustrati da CNA nell’audizione davanti alla commissione ambiente della Camera auspicando la rapida approvazione dell’emendamento presentato dalle forze politiche di maggioranza al decreto sulle crisi aziendali.
CNA Trentino Alto Adige ricorda che «dopo un anno e mezzo di blocco del riciclo ed una insostenibile inerzia rispetto alla necessità di trovare soluzioni per far ripartire i processi autorizzativi degli impianti del riciclo, bloccati a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato, e successivamente, da una norma inserita nel decreto sblocca cantieri, con una proposta di maggioranza che può trovare spazio nell’iter di conversione del decreto crisi aziendali potrebbe finalmente arrivare la risposta all’emergenza che il mondo delle imprese da mesi chiede a gran voce. L’emendamento, infatti, ripristina la possibilità per le Regioni di autorizzare caso per caso gli impianti di riciclo per flussi non disciplinati da specifici regolamenti comunitari o nazionali, come accadeva prima della Sentenza del Consiglio di Stato, e secondo quanto previsto dall’art. 6 della nuova Direttiva Europea sui Rifiuti». Una soluzione necessaria e urgente, di cui la CNA auspica l’approvazione nel più breve tempo possibile.
«Non mancano però ancora alcune criticità – spiega Claudio Corrarati, presidente della CNA regionale -. Il medesimo emendamento ha previsto anche una procedura di controllo, seppure ex post, estremamente farraginosa che rischia di risultare in concreto difficilmente attuabile e quindi inefficace, oltre che onerosa, in funzione dell’istituzione di uno specifico gruppo di lavoro presso il Ministero dell’Ambiente, creando ulteriori incertezze per le imprese del settore. Risulta positiva invece la previsione di un registro delle Autorizzazioni, secondo un obiettivo di trasparenza e pubblicità delle informazioni ambientali. Un ulteriore sforzo andrebbe fatto, inoltre, per garantire procedure più rapide ed efficaci per l’approvazione di specifici decreti ministeriali necessari per regolare l’end of waste di specifici flussi. Tali decreti devono perseguire un bilanciamento tra norme ambientali e garanzie per la qualità dei prodotti e dei manufatti, all’insegna dell’Economia circolare. In questo senso i regolamenti EoW dovrebbero quindi essere strumenti di innovazione e di evoluzione tecnologica, in grado di promuovere l’aggiornamento delle tecniche e la migliore integrazione possibile nell’attualità del mondo produttivo».
«Su questo tema occorre ripartire rapidamente e in maniera efficace – conclude CNA – in modo da sbloccare gli investimenti delle molte imprese virtuose e impegnate nel sistema del riciclo, garantendo al contempo una gestione dei rifiuti più sostenibile e a tutela dell’ambiente e della legalità».