Educazione finanziaria nelle scuole, accordo Unibz-Banca d'Italia

Educazione finanziara, accordo tra Libera Università di Bolzano e Banca d’Italia. L’obiettivo della convenzione, presentata nel campus universitario di Bressanone, è la creazione di percorsi di educazione finanziaria indirizzati a chi frequenta i corsi di laurea della Facoltà di Scienze della Formazione affinché, quando insegneranno nella scuola primaria, siano in grado di favorire autonomia e scelte responsabili di consumo e spesa dei bambini e bambine.

L’alfabetizzazione finanziaria è un elemento chiave per garantire il benessere finanziario individuale e per prendere decisioni consapevoli in un mondo in continua evoluzione. L’Italia presenta uno dei più alti livelli di mancanza di alfabetizzazione finanziaria, soprattutto tra le giovani generazioni.

La convenzione è stata presentata il 7 giungo alla presenza del preside della Facoltà, professor Paul Videsott, del Direttore della sede di Bolzano della Banca d’Italia, Michele Benvenuti, di Pietro de Matteis, referente per l’educazione finanziaria di Bankitalia, del presidente della Società Italiana di Pedagogia, professor Pierluigi Malavasi, della professoressa Monica Parricchi, coordinatrice del gruppo di ricerca sull’Educazione economica e di Cinzia Polia, responsabile dell’ufficio tirocinio per la scuola italiana in unibz.

“L’analfabetismo finanziario è forte anche tra le giovani generazioni ed è naturale che la nostra Facoltà sia attivamente impegnata su questo fronte, insieme alla Banca d’Italia, per promuovere la cultura dell’economia e della finanza nella formazione dei futuri insegnanti, in modo che queste conoscenze di base possano essere trasmesse adeguatamente già nella scuola materna ed elementare”, ha affermato il preside della Facoltà, Paul Videsott.

Il direttore della filiale di Bolzano della Banca d’Italia, Michele Benvenuti, nel suo intervento si è rifatto a “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni e ha sottolineato come in passato una politica monetaria sbagliata in passato abbia portato a rivolte popolari, mentre ai nostri giorni la mancanza di conoscenza delle correlazioni macroeconomiche può condurre ad una maggiore povertà.

“L’incontro di oggi suggella il lancio della collaborazione fra unibz e Bankitalia  per la costruzione condivisa del percorso didattico che coinvolgerà gli studenti e studentesse di Scienze della Formazione primaria e futuri insegnanti”, ha detto la professoressa Monica Parricchi. “Il tema dell’educazione economica è attualmente uno dei filoni prioritari per le politiche educative e sociali. La scuola è una delle agenzie vocate a orientare e a dotare di strumenti concettuali i giovani per cui anche le recenti linee guida dell’educazione civica hanno inserito tale tematica fra quelle da affrontare prioritariamente”.

Monica Parricchi è inoltre la responsabile scientifica del progetto interfacoltà “You Count: Education for Economic Citizenship according to the 2030 Agenda” – avviato in collaborazione con la Facoltà di Economia – che ha lo scopo di promuovere la formazione della cultura economica e finanziaria degli studenti e studentesse e contribuire nella ricerca scientifica degli ambiti dell’educazione economica. Il progetto si propone di investigare lo stato dell’alfabetizzazione finanziaria dei giovani cittadini e cittadine della Provincia di Bolzano e il ruolo delle scuole altoatesine. A questo scopo, saranno utilizzati tre strumenti principali: uno studio quantitativo per analizzare le conoscenze e gli atteggiamenti dei giovani nei confronti del denaro, uno studio qualitativo per esaminare la consapevolezza economica dei giovani e uno studio pilota per valutare l’efficacia dei corsi di educazione finanziaria nelle scuole.

“You Count” sarà realizzato in collaborazione con le scuole primarie e secondarie della Provincia di Bolzano e le istituzioni locali e nazionali che si occupano di educazione finanziaria, come la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (FEDUF), le Casse Raiffeisen e la Banca d’Italia.

Ti potrebbe interessare