Elezioni Emilia Romagna: Salvini annulla l’effetto alluvione. Il Pd sfiora il 43% dei voti

Elezioni Emilia Romagna 2024. Michele De Pascale, ex sindaco Pd di Ravenna, candidato del centrosinistra (“campo largo”) è il nuovo Presidente della Regione Emilia Romagna. Nelle elezioni del 17 e 18 novembre 2024 ha ottenuto il 56,77% dei voti, 16,7 punti percentuali in più della candidata del Centrodestra Elena Ugolini. Per una volta, non ci sono dubbi su chi sia il vincitore: il Pd guadagna l’8,2% rispetto alle Regionali del 2020 e si porta a casa 27 consiglieri su 48, Il crollo dell’astensione, si è recato ai seggi il 46% degli elettori contro il 67% di quattro anni fa, ha favorito soprattutto il Partito Democratico che ha ottenuto il 42,94% a livello regionale..
Il nome dello sconfitto è ancora più evidente: Matteo Salvini. La ”Lega Salvini Emilia Romagna” è passata dal 32% al 5,27% perdendo 612.000 voti in 4 anni, ma è riuscita a perderne quasi 50.000 rispetto alle elezioni europee di 5 mesi fa (per la precisione 49.845, passando dal 6,48% al 5,27). Oltre a Pd e Fratelli d’Italia (23,74%) hanno preso più voti della Lega Salvini anche l’”Alleanza Verdi-Sinistra” (5,3%) e “Forza Italia Berlusconi Ugolini presidente” (5,6%). Se è concessa la brutalità. Berlusconi da morto ha preso più voti di Salvini da vivo (83998 contro 78734).

Non solo, a Bologna città, la Lega Salvini si è fermata al 3,01% sopravanzata anche da “Emilia Romagna per la pace l’ambiente e il lavoro”, lista promossa da Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano che ha preso il 3.25%.
Il crollo salviniano rischia di mettere in ombra anche il cattivo risultato di Fratelli d’Italia che . riesce a recuperare meno di un terzo dei voti in uscita dalla Lega (meno di 170.000 sugli oltre 600.000  persi dal partito di Salvini rispetto al 2024), ma, soprattutto, ne perde 200.000 rispetto alle Europee di cinque mesi fa passando dal 28% al 23,7%
In sintesi, i numeri dimostrano che nemmeno le alluvioni hanno spinto gli elettori emiliano romagnoli a votare a destra.  A Faenza, Michele De Pascale ha supera il 60% dei consensi, e al Botteghino di Zocca, frazione del comune bolognese di Pianoro colpita ripetutamente dalle alluvioni,  ha ottenuto il 59% superando il 56,7 ottenuto a livello regionale.
Anche a Bagnacavallo, altro comune colpito dall’alluvione,  il centrosinistra guadagna quasi due punti percentuali. Fa eccezione la sola Traversara, frazione di Bagnacavallo letteralmente devastata dalle alluvioni. Lì,  il centro destra ha ottenuto il  57,4%, ma la candidata Ugolini ha guadagnato sei voti rispetto alla candidata di quattro anni fa, Lucia Borgonzoni, mentre il centrosinistra ne ha persi 92.

La campagna elettorale del Centrodestra
E’ proprio il mancato successo del centrodestra nelle zone alluvionate a evidenziare quanto sia stata sbagliata la campagna elettorale della candidata Ugolini e soprattutto dei suoi alleati. Una campagna che sembra ispirata a quelle abituali del centro sinistra: “Per prima cosa, offendiamo gli elettori”.
Gli slogan “liberiamo l’Emilia Romagna” hanno portato malissimo e hanno convinto definitivamente gli emiliano-romagnoli delusi dal Pd a restarsene a casa piuttosto che votare questa destra. L’ideona di far sfilare Casa Pound nel centro di Bologna ha completato il quadro, mentre il sempre “lucido” Matteo Salvini, ha voluto bissare la performance al citofono che probabilmente era costata la presidenza a Lucia Borgonzoni, con le affermazioni da “ras della fossa” sugli scontri di piazza seguiti alla manifestazione di Casa Pound.
Per motivi che risulta difficile comprendere, Matteo Salvini sembra considerare gli elettori più stupidi di lui. L’attuale ministro delle Infrastrutture, già ministro dell’Interno, è segretario del partito che da più tempo è presente nel Parlamento italiano: trentadue anni di cui oltre tredici al governo. Eppure Matteo Salvini continua a parlare da candidato anti-sistema, come se non avesse nessuna responsabilità nello status quo. I risultati di questa ultima tornata elettorale, Umbria compresa, sono l’ennesimo segnale inviatogli dagli elettori.

Isabella Conti

Tornando all’analisi territoriale del voto in Emilia Romagna, risultano in controtendenza  la provincia di Ferrara, dove  il centrosinistra sopravanza il centrodestra di solo mezzo punto percentuale, e soprattutto la provincia di Piacenza, dove la candidata Ugolini  prevale su De Pascale di circa 15 punti percentuali.
Da sottolineare infine,  l’exploit di Isabella Conti, ex sindaca di San Lazzaro di Savena, candidata dal Pd in provincia di Bologna. Ha ottenuto quasi 20.000 preferenze, risultando la più votata in Emilia Romagna. Ha ottenuto quasi 3000 preferenze in più della Presidente in carica, Irene Priolo (che ha sostituito Bonaccini dopo l’elezione al Parlamento Europeo) e quasi ottomila in più dell’Assessore alla Salute della Regione, Raffaele Donini.  (Qui la nostra intervista a Isabella Conti dello scorso aprile).

Massimiliano Boschi

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