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European Sleeper: il primo viaggio del Bruxelles-Venezia si ferma a Innsbruck
Ferrovie. Il viaggio inaugurale del treno notte European Sleeper da Bruxelles a Venezia previsto in partenza il 5 febbraio non è iniziato nel migliore dei modi. Il treno non raggiungerà la destinazione finale e si starebbe concludendo in territorio austriaco a Innsbruck. Per motivi ancora poco chiari, al treno non è stato consentito l’ingresso in Italia. I viaggiatori dovrebbero, quindi, proseguire verso Venezia grazie a un Railjet delle Ferrovie Federali Austriache (ÖBB) senza ulteriori costi (per i passeggeri).
In un’intervista rilasciata al quotidiano olandese De Telegraaf, Elmer van Buuren, uno dei due fondatori della compagnia ferroviaria privata olandese si è fortemente lamentato dello scarso preavviso con cui le ferrovie italiano li hanno informati del divieto di ingresso: “Ci sono voluti nove mesi, centinaia di telefonate e riunioni per far partire questo progetto. Abbiamo fissato appuntamenti separati con cinque servizi simili a ProRail, in ogni paese attraversato. Sembrava che tutto fosse sistemato, quando, la scorsa settimana, gli italiani non hanno cominciato a cambiare idea e ci hanno chiamato per dirci che non potevamo andare oltre Bolzano. Ora si è scoperto che non potevamo nemmeno entrare in Italia. Non hanno fornito alcuna motivazione. È un fenomeno tipico soprattutto delle ferrovie in Europa.”
Successivamente, European Sleeper ci ha comunicato che “La sera del 4 febbraio 2025, European Sleeper è stata informata da Arenaways, l’operatore italiano del suo nuovo treno notturno Bruxelles-Venezia, che le operazioni concordate in Italia non erano possibili per il primo viaggio di andata e ritorno in partenza da Bruxelles il 5 febbraio. Non è stata fornita alcuna motivazione specifica ed European Sleeper che sta attualmente esaminando la situazione. Parallelamente, European Sleeper ha organizzato una soluzione di viaggio alternativa per i suoi passeggeri diretti in Italia per la mattina del 6 febbraio. Il treno stato è autorizzato a circolare in Italia, ma gli operatori italiani non sono stati in grado di farlo operare dal confine italiano a Venezia”.